Achille Mario Dogliotti è il personaggio interpretato da Daniele Pecci nella fiction Cuori, in onda oggi 17 ottobre su Rai 1. Ma chi è il medico dell’ospedale Molinette di Torino, che nel medical drama è stato ribattezzato Cesare Corvara? La fiction è ambientata nella Torino degli anni Sessanta e documenta la storia di uno dei pionieri dei trapianti di cuore. Nato a Torino nel 1897, Achille Mario Dogliotti decise di seguire le orme del padre medico Luigi Dogliotti e si iscrisse nel 1914 alla Facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Con l’entrata in guerra dell’Italia, fu tra i primi ad arruolarsi come volontario, e fu prima sergente di sanità, poi ufficiale medico. Fu decorato con due croci di guerra.
Dopo la guerra, Dogliotti riprese gli studi, conseguì la laurea nel 1920 con la tesi Splenectomia nell’ittero emolitico, e divenne subito medico interno nell’Istituto di Patologia Chirurgica dell’Università di Torino. Nel 1933 mise a punto la cosiddetta “procedura Dogliotti” sull’anestesia peridurale. Dogliotti fu tra i pionieri della cardiochirurgia in Italia, fondando un Centro di chirurgia cardiaca a Torino e contribuendo a perfezionare l’applicazione del cuore-polmone artificiale per la circolazione extracorporea (fu fra i primi al mondo ad utilizzare questa tecnica), dell’ipotermia controllata e di tecniche cardiochirurgiche originali.
CHI ERA ACHILLE MARIA DOGLIOTTI, MEDICO INTERPRETATO DA DANIELE PECCI IN CUORI
Achille Maria Dogliotti, il cardiochirurgo interpretato da Daniele Pecci nella fiction Cuori, in onda oggi 17 ottobre su Rai 1, diede importanti contributi anche alla trasfusione del sangue, all’anestesia, alla chirurgia addominale e alla cura dei tumori. Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano il Trattato di anestesiologia e il Trattato di tecnica operativa. Fu professore universitario dal 1938, prima in patologia all’Università di Modena e Reggio Emilia, poi in clinica chirurgica a quella di Catania e dal 1943 a Torino.
Dogliotti unì alla sua abilità di operatore le sue conoscenze scientifiche da ricercatore. Promosse la donazione del sangue e fu fra i promotori della nascita della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (Fidas). Negli anni 50 è stato un dirigente calcistico del Torino. È sepolto nel cimitero monumentale di Torino.