Alessandro Haber, chi e è carriera tra teatro, cinema e televisione
Tra teatro, cinema e televisione, la carriera di Alessandro Haber ha spaziato in differenti ambiti portando ovunque il suo talento e la sua arte. Classe 1947, l’attore si avvicina al mondo della recitazione debuttando come attore nel 1967 nel film di Marco Bellocchio La Cina è vicina. Successivamente recita, fra gli altri, in Amici miei – Atto IIº di Mario Monicelli, Fantozzi subisce ancora di Neri Parenti, sino al primo ruolo da coprotagonista in Regalo di Natale di Pupi Avati.
Sempre al cinema ha recitato in Parenti serpenti di Mario Monicelli e in diversi film di Leonardo Pieraccioni, tra cui I laureati, Il ciclone e Il paradiso all’improvviso; più di recente, nel 2019, è tornato a collaborare con Pupi Avati per il film Il signor Diavolo. Diverse anche le apparizioni televisive, come in Camera Café, I Cesaroni, Il commissario Montalbano e Vita da Carlo, mentre a teatro ha recitato, fra gli altri, in Molto rumore per nulla e La tempesta di William Shakespeare, Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello, Orgia di Pier Paolo Pasolini e L’avaro di Molière.
Alessandro Haber e la malattia: cos’è successo all’attore
Alessandro Haber negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con una malattia, ora fortunatamente superata. Nel 2022, l’attore si è sottoposto ad operazione chirurgica per uno schiacciamento di due vertebre ma l’intervento non ha avuto successo e, per questo, è stato costretto ad una seconda operazione con successivo periodo riabilitativo. “Ho uno stato d’animo decisamente fragile in questo momento – raccontava l’attore in un’intervista a Libero nel novembre 2022 – Da otto mesi vivo su una sedia a rotelle. Sto facendo delle terapie per un’operazione andata non bene, poi ne ho fatta un’altra. Sto provando a riprendermi“.
Successivamente, nel 2023, Haber ha ripreso a camminare con le stampelle. Nel salotto de La volta buona, a ottobre 2023, ammise che le sue condizioni di salute erano migliorate: “Sto meglio, sto su una stampella, ho buttato via la carrozzina e il deambulatore. Mi sono fatto un c*lo così! Adesso sono riuscito con la volontà e la passione a rimettermi in gioco. Il mio lavoro mi ha salvato, come ha sempre fatto d’altronde“.