Per descrivere la carriera di un’artista si utilizzano spesso alcuni momenti chiave, quelle circostanze che si possono definire ‘volta buona’ in quanto complici nell’alimentare il successo ma soprattutto il raggiungimento dei propri sogni. Nel caso di Amii Stewart sono diversi i momenti professionali che hanno contribuito a rendere iconica la sua strada e la sua voce. Per scoprire chi è Amii Stewart bisogna partire dal ‘79; muoveva i primi passi nella musica che conta ma con il singolo ‘Knock on Wood’ riuscì a fare breccia non solo nel cuore degli appassionati ma anche nel giudizio dei critici del settore. Un successo iperbolico e che la portò in vetta alle classifiche negli Stati Uniti d’America; una canzone che ancora oggi è considerata un vero e proprio inno per la comunità LGBT.
La consacrazione di Amii Stewart arriva però in Italia, in particolare grazie a collaborazioni eccezionali che hanno contribuito nel dare valore alla sua splendida carriera. Molti ricorderanno il fortunato duetto del 1983 con Gianni Morandi con la canzone ‘Grazie’: una vera e propria hit in quel periodo capace ancora una volta di scalare le classifiche di gradimento e vendita.
Amii Stewart, dall’album con Ennio Morricone alla malattia
Le ‘volte buone’ di Amii Stewart non si fermano al duetto con Gianni Morandi; c’è ancora un altro maestro italiano che ha contribuito a rendere prestigiosa la carriera della cantante. Nel 1990 decide infatti di realizzare un album di cover celebrando le più belle colonne sonore di Ennio Morricone; il compianto musicista contribuì all’arrangiamento di quel disco – Pearls – aggiungendo dunque un valore ulteriore ad un lavoro già magistrale.
Tra tanti successi e soddisfazioni professionali, Amii Stewart ha raccontato anche di aver vissuto momenti difficili a causa della malattia. La cantante – come riporta Il Messaggero – ha rivelato di soffrire di cefalee acute; patologia legata a circostanze di ansia e attacchi di panico. Inoltre ad Amii Stewart è stata anche diagnosticata un’infiammazione al nervo trigemino, patologia che ancora oggi monitora e cerca di tenere sotto controllo mediante l’agopuntura.