Augusta Iannini, il successo in ambito giuridico della moglie di Bruno Vespa

Il panorama giornalistico e televisivo è da anni palcoscenico delle gesta di Bruno Vespa, tra i più intraprendenti e preparati volti nell’ambito del dibattito politico e dell’approfondimento su questioni di attualità. L’attività giornalistica e i successi che ne conseguono sono certamente dovuti alla sua longeva carriera fatta di gavetta e sacrificio, ma certamente anche grazie al supporto dell’amore della sua vita, Augusta Iannini. I due si sono conosciuti negli anni ’60 primi di convolare a nozze nel 1975 per non lasciarsi più; dal matrimonio tra Bruno Vespa e sua moglie Augusta Iannini sono nati due figli, Federico e Alessandro, che brillantemente seguono le orme dei genitori.



Mentre sulla vita di Bruno Vespa – con particolare riferimento all’attività professionale – le informazioni sono più che note, per Augusta Iannini scarseggiano in virtù della volontà di mantenere una discreta privacy sulla propria quotidianità. La moglie del giornalista è nata il 20 gennaio del 1950 ed ha ultimato con merito gli studi di giurisprudenza presso la prestigiosa università La Sapienza di Roma. Una volta completato il percorso di studi ha coltivato la sua carriera nel mondo giuridico ottenendo anche numerosi riconoscimenti in virtù del suo ottimo contributo nel campo.



Augusta Iannini e Bruno Vespa, la passione condivisa per la viticoltura

Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, ha assunto il ruolo di magistrato di sorveglianza sulle carceri per ben 3 anni, precisamente dal 1980 al 1983. Negli anni a seguire la sua attività si è invece concentrata principalmente presso il Tribunale di Roma. Con il marito condivide inoltre la passione per la viticoltura; non a caso, oltre alla produzione di vini insieme gestiscono un ristorante e una masseria in Puglia. Sulle due attività condivise con il marito Bruno Vespa, spiegò a Il Messaggero: “Occuparmi della masseria Li Reni e del ristorante Santa Chiara mi piace molto: è anche una cosa che posso condividere con Bruno. La produzione di vino è invece una cosa soltanto sua”.



Proprio sulla produzione di vino, Bruno Vespa raccontò sempre in un’intervista a Il Messaggero di come abbia deciso di dedicare a sua moglie Augusta Iannini proprio una particolare serie di vini chiamata “Donna Augusta”. “Non è propriamente un regalo: direi che è piuttosto un risarcimento. Augusta si è molto impegnata per la masseria, si è trasferita in Puglia per seguire i lavori. E poi, in tutti questi anni, aveva scelto il nome di alcuni vini, c’è perfino un passito che porta il nome del nostro cane. Per lei niente: non era giusto“.