Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa: la stimata carriera in ambito giuridico

E’ piuttosto comune il detto secondo il quale, dietro un grande uomo, ci sarebbe sempre una grande donna: un’affermazione simile certamente calza a pennello per Bruno Vespa, legato dal 1975 ad Augusta Iannini. La moglie del giornalista vanta infatti una carriera inestimabile nell’ambito forense, per nulla secondaria alla fama del marito come giornalista. Augusta Iannini condivide inoltre la passione per l’imprenditoria con il marito, Bruno Vespa, come dimostrato dalla gestione di attività di ristorazione in Puglia.



La carriera di Augusta Iannini inizia con la laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi impostata sui limiti del diritto di cronaca giudiziaria. Le prime attività di spicco in ambito professionale coincidono con il triennio che va dal 1980 al 1983, in particolare come magistrato di sorveglianza sulle carceri. Nel medesimo periodo assume il ruolo di giudice istruttore per il Tribunale di Roma. Tra gli ultimi impegni, per cronologia e non per caratura, da segnalare la vice presidenza dell’Autorità Garante risalente al 2012.



Augusta Iannini: dalle onorificenze alla passione vinicola condivisa con il marito, Bruno Vespa

Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, grazie al contributo professionale profuso in ambito forense ha conseguito numerosi premi ed onorificenze nel corso degli anni. Da menzionare il Premio Bellisario per la Giustizia e non meno rilevante l’investitura come Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore nel 2009. All’ampio curriculum della donna è da affiancare la passione profusa nell’ambito vinicolo con la complicità del marito, Bruno Vespa.

Insieme infatti, gestiscono un ristorante in Puglia basato principalmente sulla passione per il vino. Non a caso, Bruno Vespa ha anche dedicato un vino ad Augusta Iannini, sua moglie. “E’ una sorta di risarcimento: Augusta si è molto impegnata per la masseria. Si è trasferita in Puglia, a Manduria, per seguirne i lavori. Poi, in tutti questi anni, aveva scelto i nomi dei vini “Raccontami” e “Noi Tre”. Quest’ultimo dedicato ai nostri figli Alessandro e Federico“. Spiegava così il giornalista la scelta di dedicare “Il vino di Donna Augusta” a sua moglie, in una recente intervista per Il Messaggero.