Beppe Carletti, tutto sul tastierista de I Nomadi
Beppe Carletti, noto tastierista e fondatore de I Nomadi, stasera tornerà sul piccolo schermo per una speciale occasione. Questa sera andrà in onda su Rai2 lo speciale Nomade che non sono altro. Per celebrare i 60 anni di carriera dei Nomadi – la band più longeva in Italia e nel mondo seconda solamente ai Rolling Stones – arriva su Rai2 il documentario “Nomade che non sono altro” venerdì 5 gennaio alle ore 23, che attraverso le dichiarazioni del suo fondatore Beppe Carletti guiderà il pubblico fino al concerto evento di giugno 2023 a Novellara, dove la band ha festeggiato la propria carriera insieme ai tantissimi fan.
Beppe Carletti, nato a Novi di Modena il 12 agosto del 1946, ha 76 anni. L’artista è sposato, ha due figli e tre nipoti. Una delle figlie è nota non solo al pubblico: Elena Carletti, che collabora con i Nomadi alla composizione e traduzione di canzoni e ha poi deciso di dedicarsi alla politica. E’ stata infatti eletta sindaco di Novellara, città natale del co-fondatore dei Nomadi Augusto Daolio. Alla giovanissima età di sedici anni, Beppe Carletti ha fondato i Nomadi dalle ceneri di un suo precedente gruppo, i Monelli, in compagnia dell’amico Augusto Daolio, a Franco Midili, Lenoardo Manfredini, Gualberto Gelmini e Antonio Campari.
La rivelazione su I Nomadi di Beppe Carletti: “Non abbiamo mai accettato imposizioni”
Beppe Carletti ha sempre dedicato la sua vita con amore e profonda abnegazione al suo gruppo I Nomadi. Nel corso di una intervista concessa a Nikon School, Beppe Carletti ha così ripercorso la carriera della band, dalle origini fino al successo riscosso negli anni: “La fondazione del gruppo risale al lontano ’63. Che dire, dal punto di vista emotivo e delle sensazioni ci si sente bene, anche perché, personalmente, ho avuto e ho ancora la fortuna di fare quello che mi piace”.
Beppe Carletti ha sempre sbandierato l’indipendenza de I Nomadi, la tranquillità nell’esporre le proprie idee e i pensieri artistici: “Oggi inoltre posso farlo in totale libertà, senza che nessuno mi imponga nulla o mi dica come devo procedere. E, a esser sincero, sono stato una persona libera, insieme ai miei compagni d’avventura, anche quando ho lavorato con le multinazionali. Non abbiamo mai accettato le imposizioni, atteggiamento che però, in qualche occasione, non ha giocato a nostro favore.Dal punto di vista fisico invece, non posso negare che un po’ di stanchezza oggi c’è” ha confessato Carletti in una vecchia intervista rilasciata a Nikon School.