La partecipazione dell’Armenia all’Eurovision è sempre stata travagliata, ma costante. A causa dei problemi interni e alla recente guerra con l’Azerbaijan, il Paese ha dovuto ritirarsi dalla competizione in alcune occasioni, tuttavia registra un buon numero di qualificazioni per la finale e ha ospitato la versione Junior della kermesse nel 2011. Questo Eurovision Song Contest 2023 vede la proposta armena al suo meglio, con la cantante enfant prodige Brunette e il brano Future Lover, nella seconda semifinale di giovedì 11 maggio.
Brunette, chi è la cantante rappresentante dell’Armenia in gara all’Eurovision 2023
Brunette, al secolo Elen Yeremyan, nasce nella capitale armena Erevan, il 27 maggio 2001 e inizia a cantare da subito, tanto che dall’età di 4 anni incide una serie di fortunate filastrocche e canzoni per bambini. Comincia a scrivere pezzi di suo pugno dall’età di 15 anni, ma il suo debutto nel mondo adulto avviene a 18 anni con la pubblicazione del suo primo singolo Love the Way you feel. Viaggia molto, soprattutto negli Stati Uniti per dedicarsi allo studio, e ricomincia a pubblicare singoli in Armenia nel 2022, con un taglio decisamente influenzato dall’r&b e dal soul. Oltre alla carriera solista, Brunette è membro del gruppo tutto femminile En Aghjoknery (ThoseGirlz), molto conosciuto per la grande hit nazionale Menq e si esibisce anche con Project 12, una live band nota per per eseguire ottime cover e per i balletti strepitosi che riscuotono grande successo su Instrgram. Nel 2022 viene selezionata per prendere parte alla giuria del Junior Eurovision Song Contest e nel 2023 viene scelta per questo Eurovision come rappresentante dell’Armenia.
Brunette, il significato della canzone Future Lover, in semifinale all’Eurovision 2023
Future Lover parla appunto di un amante futuro, una persona che non ha mai incontrato e dell’eccitazione che quest’incognita dà alla protagonista della canzone. Il pezzo inizia con una dolce e lenta melodia che poi deflagra in un groove in cui le emozioni si gonfiano come un uragano e la cantante si sente come un “vulcano in procinto di eruttare”, in un trionfo di archi maestosi. La canzone è cantata prevalentemente in lingua inglese, per poi terminare in armeno.