CARLO CALENDA SI RACCONTA A “ONOREVOLI CONFESSIONI”
Chi è Carlo Calenda, protagonista del nuovo appuntamento con “Onorevoli Confessioni”? Nella puntata del talk show in onda, come ogni sabato, su Rai 2 a partire dalle ore 17.15, le telecamere si accenderanno sul 51enne leader politico e dirigente d’azienda che si racconterà alla conduttrice del format, Laura Tecce, esulando dalla mera immagine pubblica che conosciamo. Infatti le interviste della conduttrice, che lo scorso weekend ha puntato i riflettori su Maurizio Gasparri, puntano a svelare “il lato nascosto di alcuni dei politici italiani più conosciuti”, nel momento in cui questi escono dal cosiddetto ‘Palazzo’ e raccontano un lato più intimo e personale della propria storia, dalla famiglia ai progetti realizzati e i sogni ancora nel cassetto. Raccontiamo chi è Carlo Calenda e torniamo pure su alcune sue recenti dichiarazioni.
E, in attesa di assistere all’intervista che Laura Tecce ha realizzato col segretario di Azione, partito da lui stesso fondato qualche anno fa, per la puntata di “Onorevoli Confessioni” in onda questo pomeriggio, scopriamo chi è Carlo Calenda dal punto di vista politico e di personaggio pubblico: classe 1973 e capitolino doc, l’ex Ministro dello Sviluppo Economico e rappresentante dell’Italia presso la UE, oggi è un senatore della Repubblica e dirigente d’azienda figlio d’arte. Infatti Carlo Calenda è figlio di Fabio, noto giornalista e scrittore, e della regista Cristina Comencini che lo diede alla luce non ancora diciassettenne. Se da piccolo il futuro politico sembrava potesse seguire a livello cinematografico le orme della madre (celebre la partecipazione nel cast di “Cuore” a soli 10 anni e diretta dal nonno Luigi), gli studi classici e poi la laurea in Giurisprudenza lo portarono lontano dal mondo dello spettacolo e a iniziare a lavorare per delle società finanziarie.
CALENDA, DAL SOGNO DEL TERZO POLO ALLO “SPAZIO AL CENTRO” PER…
Infatti, raccontare chi è Carlo Calenda oggi non può trascurare il suo passato in varie aziende, alcune prestigiose come la Ferrari: presso la casa di Maranello il 51enne aveva lavorato per alcuni anni, prima di passare a Sky Italia come responsabile marketing di prodotto e programmazione e poi quale assistente di Luca Cordero di Montezemolo, con cui aveva costruito un buon rapporto, a seguito della sua elezione a presidente di Confindustria. Ed è grazie a questi che Calenda aveva cominciato nel 2009 anche ad avvicinarsi alla politica attraverso ‘Italia Futura’, prima di diventare vice-ministro del MISE nel 2013 con l’esecutivo Letta e diventando titolare del Ministero poi nel 2016 col Governo Renzi e fino al 2018. Il resto è storia recente: dopo aver militato in Scelta Civica e poi essere stato un indipendente, rimarrà poco più di un anno nel PD prima di uscire nel 2019 e venire eletto nel 2022 come segretario di Azione, nato qualche anno prima.
Personaggio da sempre al centro della politica italiana degli ultimi anni, e assiduo frequentatore dei social sui quali sovente interagisce in prima persona con follower e commentatori, in questo ritratto su chi è Carlo Calenda vanno menzionate due interviste che il senatore ha concesso di recente e che trattano alcuni temi che il diretto interessato potrebbe riprendere con Laura Tecce nella intervista concessa per “Onorevoli Confessioni”. Se al ‘Foglio’, in una lunga chiacchierata, era tornato sull’annoso tema del cosiddetto ‘terzo polo’ e il futuro degli spazi di manovra politici al centro (accennando pure alle fuoriuscite da Azione, i tanti tavoli di crisi che l’economia attuale propone all’esecutivo, ma pure le questioni di politica internazionale e i fronti di guerra in Ucraina e Medioriente), al ‘Corriere della Sera’ aveva ribadito che il suo partito, come tutti quelli popolari, socialisti e liberali che hanno fatto l’Europa, devono “trovare uno spazio di proposta al centro”, data anche, a suo dire, “la natura assolutamente straordinaria del momento in cui si trova l’Europa” e “un declino finanziario, economico e industriale”.