Chi dice e chi tace è uno dei romanzi in finale nel concorso letterario

L’opera di Chiara Valerio è un romanzo accattivante giunto alle battute finali del Premio Strega 2024, che conquista i lettori sin dalle prime pagine, coniugando la denuncia di pregiudizi e pettegolezzi a una trama di mistero e a un processo di analisi dei comportamento e sentimenti di quei personaggi che per estrazione ed educazione si sono sempre sentiti più consapevoli e moderni dei propri concittadini. A far da sfondo agli eventi raccontati c’è Scauri, tipica cittadina di vacanza tra Lazio e Campania che vede raddoppiare i propri abitanti in estate, e luogo di origine dell’autrice e il punto di partenza è il ritrovamento della farmacista locale, donna dalla vita insolita e dai sentimenti insondabili, affogata nella vasca da bagno. In una comunità che conserva il carattere di paese che ne contraddistingue i mesi invernali, l’evento si ammanta immediatamente di mistero e subito il lettore è avviato in un’indagine all’interno dei segreti e delle piccole meschinità di una società maldicente, chiusa nei propri confini e nella propria idea del giusto e dello sbagliato, nel pettegolezzo ‘imburrato infornato e mangiato quale prelibatezza e meschina delizia’, come cantava Carmen Consoli in Maria Catena.



Con uno stile moderno, diretto, che porta a identificarsi con i personaggi, a cercare di capirli e a partecipare alle loro vicende. Il romanzo, ci descrive la vita ordinata e un po’ noiosa di Lea Russo, avvocato di Scauri sposata con Luigi, professore di Fisica e madre di due bambine, finché viene investita dalla notizia della morte della farmacista, Vittoria, arrivata nella località di vacanza da 20 anni, ma considerata, come spesso accade nella provincia, ancora una ‘forestiera’, qualcuno che si accetta, ma che non si smette di vedere come diverso.
La vita e la personalità della vittima vengono passate al pettine fino. Cosa nasconde la sua convivenza con Mara, donna molto più giovane? Sono madre e figlia? La mentalità retrograda del paese porta a ignorare l’ipotesi più logica, quella di un rapporto sentimentale tra le due, perché non rientra tra le cose che una donna, un pilastro nella società locale, possa fare e vedersi condonare. Lea Russo, che considerava la vittima un’amica, non riesce ad accettare di non aver mai conosciuto veramente Vittoria, quello che è certo è che la morte non può essere stata accidentale, occorre quindi scavare nella vita della vittima, e, facendo questo, Lea si trova a mettere in dubbio molte delle proprie certezze.



Chiara Valerio al Premio Strega 2024, le curiosità

Chi dice e chi tace entra a far parte della sestina finale dei candidati al Premio Strega 2024 con pieno merito, edito da Sellerio, rappresenta l’ennesima prova della versatilità dell’autrice scauritana, nota per le posizioni politiche, per la difesa dei diritti LGBT e, soprattutto, per l’uso di un linguaggio inusuale, che può piacere oppure, come è accaduto, scatenare crociate religiose per l’abitudine a mescolare espressioni quotidiane con la scelta di termini letterari,

Chiara Valerio aggiunge quest’ultima opera a una produzione estremamente variegata, partita con collaborazioni a sceneggiature cinematografiche, con la conduzione di programmi radiofonici, la scrittura di articoli per riviste e quotidiani nazionali, e, soprattutto con un’ampia produzione di romanzi, editi da Sellerio, Einaudi, Laterza e che l’hanno fatta conoscere come scrittrice poliedrica e, a volte, scomoda.