Sono tanti gli uomini di fede che, ancor prima per meriti religiosi, restano nel cuore delle persone per gesta umane, solidali, dall’estrema rilevanza sociale a supporto delle comunità più disparate. In questa circostanza si colloca il compianto Don Oreste Benzi, presbitero ed educatore italiano noto tra le tante azioni per la fondazione della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Don Oreste Benzi nasce in provincia di Forlì nel 1925 e fin da giovanissimo accoglie la vocazione; entra infatti in seminario a soli 12 anni e chi ne racconta la personalità parla di un ragazzo dal cuore d’oro fin dal fiore degli anni. Inizia negli anni ‘50 a cimentarsi anche nell’ambito dell’insegnamento dedicandosi quindi alla formazione dei più giovani basando il tutto sui valori di vita più intensi. Un approccio quasi goliardico, simpatico; come lui, in pochi sapevano e sanno parlare ai giovani. Esemplare e manifesto della sua umanità è la Comunità Papa Giovanni XXIII un luogo dove giovani, adulti e chiunque in difficoltà poteva trovare conforto, amore e supporto.
Don Oreste Benzi, la triste scomparsa poco dopo la nascita della ‘Capanna di Betlemme’
La triste scomparsa di Don Oreste Benzi avviene proprio mentre realizzava il suo sogno, il desiderio di rendere la sua comunità un luogo capace di accogliere chiunque ne avesse bisogno. Nasce così la ‘Capanna di Betlemme’, una casa per tutti che porta la firma del presbitero dal cuore d’oro. Era il 2007, lo stesso anno di quel malore che in poche settimane lo portò a spegnersi. Il corpo era ormai provato da anni di partecipazione diretta alle questioni sociali, dai tanti viaggi per offrire pace e bene alle persone. In quel triste giorno di ottobre era passato in poche ore dalla Puglia a Roma e proprio presso l’aeroporto di Fiumicino venne colto da un principio di infarto. Seguì un ricovero di qualche settimana prima della morte, il 2 novembre 2007, all’età di 82 anni.