Drupi, dalle prime “strimpellate” con gli amici all’esordio al Festival di Sanremo
La musica che conta non è fatta unicamente dai grandi nomi, delle band più seguite o dalle canzoni in tendenza in un determinato periodo storico-culturale. In particolare il repertorio cantautorale italiano vive di firme spesso poco celebri ma che vantano l’onore e l’onere di reggere intere correnti generazionali, simbolo di epoche intramontabili. Tra i più grandi fautori del settore spicca il nome di Drupi – all’anagrafe Giampiero Anelli – classe 1947 e protagonista di una carriera musicale che abbraccia diversi decenni.
Giampiero Anelli – meglio noto con lo pseudonimo di Drupi – ha iniziato da giovanissimo a coltivare la passione per la musica nella maniera più spensierata e naturale che esista. A 15 anni inizia a dilettarsi con gli amici prima di fondare da adolescente la sua prima band: Le calamite. Con il primo gruppo girerà diverse città esibendosi in giro per locali più o meno noti e costruendo il proprio bagaglio artistico che lo porterà ben presto a raggiungere vette importanti nel settore del cantautorato italiano.
Giampiero Anelli, alias Drupi: il podio sanremese e la sigla di Domenica In con Paese
La prima grande occasione per Drupi – nome d’arte di Giampiero Anelli – è probabilmente quella dell’edizione del 1973 del Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston si presenta con il brano Vado via, un mix tra sonorità note alla kermesse e stile personale e ricercato. L’esperienza sarà un buon trampolino di lancio per una maggiore notorietà sia in Italia ma soprattutto all’estero. Solo tre anni dopo Drupi ripeterà l’esperienza del Festival di Sanremo, questa volta con il brano Sambariò.
Il nome di Drupi è principalmente accostato ad un brano in particolare, Pease: canzone prodotta nel 1978 e nota per essere diventata la sigla di Domenica In. Non c’è due senza tre: nel 1982 Giampiero Anelli torna sul palco del Festival di Sanremo con il brano Soli raggiungendo addirittura la terza posizione. In merito alla vita privata, Drupi è sposato da diversi anni a Dorina Dato, conosciuta proprio grazie alla passione in comune per la musica. Tra l’altro, la donna lo ha accompagnato per diversi anni nei tour in giro per l’Italia nel ruolo di corista. Entrambi hanno sempre tutelato la propria privacy e rispetto a quanto si apprende in rete pare che non abbiano mai avuto figli.