Ennio Melis guidò con successo la RCA , la più grande etichetta discografica italiana

Ennio Melis, celebre produttore discografico, è considerato a tutti gli effetti il “padre” dei cantautori italiani. Ha guidato con successo la RCA, la più grande etichetta discografica italiana, vendendo milioni di dischi e macinando numeri da capogiro. Negli anni cinquanta Melis capì che c’erano i presupposti per valorizzare il settore della musica leggera che da lì a poco sarebbe esploso. Ben presto, per conto dell’RCA scritturò nuovi artisti, tra cui Jimmy Fontana ed Edoardo Vianello, ma allestì anche uno staff di musicisti di primo ordine, composto da Ennio Morricone, Luis Bacalov, oltre ad autori del calibro di Franco Migliacci e Sergio Bardotti.



Ennio Melis lanciò altre etichette nel corso della sua carriera, scoprendo tra i tanti artisti, Patti Pravo e Lucio Dalla. Alla fine degli anni sessanta trovò un accordo con Mogol per per la distribuzione di un catalogo con Battisti, Bruno Lauzi, Edoardo Bennato, Ivan Graziani e molti altri. Un’intesa simile fu firmata con Micocci per la distribuzione della sua casa discografica, coinvolgendo poi artisti come Antonello Venditti e Francesco De Gregori.



Ennio Melis ha lasciato alla musica un’eredità importante

Nomi importanti, accomunati di essere stati lanciati o scoperti da Ennio Melis. La rottura con l’RCA arrivò attorno agli anni ottanta, quando la dirigenza americana decise di ridimensionare il personale in Italia e nel mondo. Il produttore, quindi, decise di lasciare il suo incarico. Provò poi a reinserirsi nel mercato dieci anni dopo, ma non ebbe le stesse fortune.

Si è dedicato infine al giornalismo musicale, mettendo la sua esperienza a disposizione del magazine Ciao 2001. Al termine di una lunga ed estenuante malattia, Ennio Melis è morto all’età di settantotto anni a Roma. Furono molti gli esponenti della musica leggera italiana a salutarlo e a dedicargli un pensiero affettuoso dopo la sua scomparsa.