Erin Doom, dal mistero dell’identità al successo con “Fabbricante di lacrime”
Il talento, in buona parte dei settori artistici, non si regge su particolari dogmi stabiliti a priori; sono diversi i canali attraverso i quali è possibile emergere. Il mondo dell’editoria ne è un esempio; in Italia non mancano le grandi penne, così come i giovani talenti che muovono i primi passi nel mondo editoriale. Un successo recente nell’ambito è senza dubbio ascrivile ad Erin Doom, pseudonimo dell’autrice del fortunato romanzo “Fabbricante di lacrime”.
Il successo di Erin Doom con il suo romanzo d’esordio è certamente ascrivibile ad un evidente talento nella scrittura – assicura chi ha già letto l’opera – ma a destare curiosità verso la scrittrice è la “storia” della sua identità. La giovane infatti – o presumibilmente tale – non ha mai rivelato il suo nome reale. La scrittrice aleggia dunque nel mistero ma pare che prossimamente il “velo di maya” potrebbe svanire. Erin Doom sarà infatti ospite a Che tempo che fa ed è lecito credere che finalmente arriverà a mostrarsi con le sue fattezze e la sua reale identità.
Erin Doom, l’esordio su Wattpad e la genesi della passione per la scrittura: “All’inizio erano favolette, poi…”
Oltre alla possibilità che Erin Doom – autrice de “Fabbricante di lacrime” – possa svelare la propria identità a Che tempo che fa, è lecito ricostruire la genesi del suo successo editoriale e di come sia riuscita ad appassionare migliaia di giovani. Il suo esordio nel mondo della scrittura può essere ricondotto a Wattpad, nota piattaforma social dedicata proprio alla passione per la scrittura. Erin Doom ha dunque iniziato a raccontare le proprie storie trovando in poco tempo un seguito incredibile che l’ha portata per l’appunto alla pubblicazione del suo primo romanzo.
“Resto fedele a me stessa e alla privacy che mi sta molto a cuore… La mia famiglia e amici si contano sulle dita di una mano“. Queste le parole di Erin Doom – riportate dal portale IoDonna – ed estrapolate da una recente intervista per Il Libraio. La misteriosa scrittrice rivelò inoltre la genesi della sua passione e del suo personale approccio nel quotidiano. “Ho iniziato dopo il liceo, quando ho cominciato l’università… Quel desiderio di raccontare che è quasi una sete fortissima, è arrivata più tardi; all’inizio scrivevo per lo più favolette, piccoli racconti che non leggeva nessuno“.