La conduzione è un ruolo televisivo che spesso può essere frainteso; sembra facile, sembra che basti una buona parlantina e un discreto carisma. Il compianto Fabrizio Frizzi ci ha però insegnato il contrario: l’empatia, la professionalità, talvolta anche il fattore emotivo, sono tutti aspetti che appartengono all’arte di un conduttore. Non è solo oratoria, è la capacità di farsi amare non per piaggeria ma per doti e meriti oggettivi.



Fabrizio Frizzi è morto nel 2018, un triste 26 marzo che come un fulmine a ciel sereno ha lasciato un vuoto inestimabile in chi lo amava, tra pubblico e affetto, soprattutto per sua moglie Carlotta Mantovan e la figlia Stella. La storia d’amore tra il conduttore e l’ex modella nasce come un vero e proprio colpo di fulmine dopo il 2010: le nozze arrivano 4 anni dopo e poi arriva l’altra donna più importante nella vita di Fabrizio Frizzi, la figlia Stella.



Fabrizio Frizzi, un talento lasciato in eredità alla figlia Stella: “Ha il suo stesso talento…”

Carlotta Mantovan, moglie di Fabrizio Frizzi, ha vissuto come il compianto conduttore il mondo della tv: anche dopo la sua scomparsa è riuscita a trovare la forza di mettersi in gioco con alcuni format televisivi. Ad oggi – come spiega un articolo di Today – sembra aver deciso di mettere da parte la sua carriera in tv trasferendosi in Francia con la figlia Stella, nata proprio dallo splendido matrimonio con il compianto marito Fabrizio Frizzi.

“Stella non ha preso da nessuno dei due sul ballo” – raccontava Carlotta Mantovan a proposito di sua figlia, ricordando l’esperienza a Ballando con le stelle – “Ha ereditato il talento nel canto dal papà: nostra figlia Stella canta benissimo, ama ballare, quindi ha un talento da showgirl”. Fabrizio Frizzi è morto all’età di 60, troppo presto e in maniera improvvisa: dopo aver superato un ictus 5 mesi prima venne colpito da una fatale emorragia cerebrale. Fu purtroppo inutile il ricovero d’urgenza e le tempestive cure dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Il conduttore non superò la notte lasciandoci in quel triste 27 marzo del 2018.