Federico Del Prete, colui che difendeva i commercianti costretti a pagare il pizzo dalla camorra: chi è e chi l’ha ucciso
Federico Del Prete fu ucciso all’inizio degli anni duemila per aver combattuto e denunciato la camorra, che costringeva i commercianti a pagare il piazzo. Federico Del Prete è stato presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Ambulanti, una vita dedicata a combattere le estorsioni nei mercati rionali. Nello specifico, Federico Del Prete operava in un settore particolarmente complesso e delicato, contrastava in prima persona il malaffare diffuso nei comuni del casertano e nelle zone dell’area nord del napoletano, tutte zone ad elevato rischio criminale.
Dunque, chi è Federico Del Prete? Era innanzitutto un’attivista, da sempre impegnato a combattere gli abusi e le irregolarità amministrative che vedevano tra le vittime i venditori ambulanti. Fu proprio Federico Del Prete a denunciare alla squadra mobile di Caserta che nei quartieri di Mondragone, i commercianti erano sottoposti alle “pressioni” del clan La Torre per il pagamento del pizzo. Il presidente si era così attivato per raccogliere prove e testimonianze, facendo arrestare in flagranza un vigile urbano che ritirava i soldi per conto del clan.
Gennero, il figlio di Federico Del Prete: “Papà lottava con perfetta coscienza, sapeva che lo avrebbero ucciso”
Federico Del Prete era riuscito ad inchiodare il vigile urbano che passava tra le bancarelle dei commercianti per riscuotere il denaro. Poco prima della sua testimonianza chiave, tuttavia, fu ucciso da un killer della camorra. Era la sera del 18 febbraio 2002, quando Federico Del Prete ebbe appena il tempo di rendersi conto di ciò che stava per accadere: un malvivente entrò di forza nell’edificio, trafiggendolo con una serie di colpi in rapida successione che lo lasciarono senza via di scampo.
“Mio padre lottava con perfetta coscienza che la camorra lo avrebbe un giorno ucciso, non poteva ignorare e non ignorava, l’estremo pericolo che correva. Eppure non è fuggito”, le parole del figlio Germano, dopo che il padre perse la vita per mano di Antonio Corvino, uno dei killer del clan dei Casalesi.