Il caso di Francesca Moretti, morta avvelenata con il cianuro a 29 anni, il 22 febbraio 2000, sarà protagonista della seconda serata di Rai 3 del 13 ottobre 2024 con la nuova puntata di Detectives – Casi risolti e irrisolti. Il programma di Pino Rinaldi, in collaborazione con la Polizia di Stato, affronta la vicenda di cronaca nera nota come “delitto della minestrina” e tuttora insoluta.



Un mistero che va avanti ormai da 24 anni, un tempo lunghissimo e denso di nodi mai sciolti. La storia di Francesca Moretti si intreccia con quella di un’altra giovane dell’epoca, Daniela Stuto, sua coinquilina al momento dei fatti e finita a processo con l’accusa di averla uccisa. Da quell’iter giudiziario uscirà assolta con formula piena, mentre le ombre che gravitano intorno al decesso della 29enne insistono senza soluzione di continuità.



Francesca Moretti chi è? la donna morta avvelenata, il “delitto della minestrina” 24 anni fa a Roma

La morte di Francesca Moretti è un giallo irrisolto ed è ripercorsa nel programma di Pino Rinaldi. Il cold case è noto come “delitto della minestrina” perché per gli investigatori è proprio in quella pietanza, consumata dall’allora 29enne, che sarebbe stata introdotta la dose di cianuro che avrebbe provocato il decesso. Si sarebbe trattato di omicidio, ma l’assassino non è mai stato trovato.

Al momento dei fatti, Francesca Moretti viveva a Roma nel quartiere San Lorenzo e condivideva l’appartamento con due ragazze. Si era laureata in Sociologia e le sue coinquiline, come ricostruito da Chi l’ha visto? nella scheda online dedicata alla sua storia, erano Daniela Stuto, studentessa di Psicologia, e Mirela Nistor, cameriera. Secondo quanto poi emerso in sede di indagine, Francesca Moretti avrebbe conosciuto un uomo in un campo nomadi dove lavorava, Graziano Halilovic, sposato e padre di cinque figli, e con lui avrebbe intrapreso una relazione di cui la moglie sarebbe stata a conoscenza. Il 22 febbraio 2000, Francesca Moretti sarebbe stata trasportata all’ospedale e sarebbe morta poche ore più tardi. L’autopsia avrebbe svelato l’avvelenamento.



Francesca Moretti, la coinquilina Daniela Stuto processata e assolta per il “delitto della minestrina”

Nel 2001, Daniela Stuto, coinquilina di Francesca Moretti, sarebbe stata arrestata con l’accusa di averle somministrato il veleno in una minestra che le aveva preparato. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe stato legato alla gelosia nei confronti dell’amica che avrebbe voluto cambiare casa e andare a convivere con Graziano Halilovic.

Daniela Stuto sarebbe stata poi sottoposta ai domiciliari. La famiglia di Francesca Moretti, inoltre, non avrebbe mai creduto ad un suo coinvolgimento. Nel processo per l’omicidio della coinquilina, Daniela Stuto sarebbe stata assolta con formula piena e il mistero della morte di Francesca Moretti è rimasto tale fino ai giorni nostri. Alcuni testimoni avrebbero riferito che la giovane sarebbe stata minacciata in diverse occasioni dalla moglie dell’uomo che frequentava. Ad un’amica, poco tempo prima di morire, avrebbe confidato di aver visto un’ombra lungo il corridoio, un racconto che si somma al furto, mai chiarito, delle chiavi di casa subito dall’altra coinquilina della vittima, Mirela. Qualcuno, quindi, si sarebbe potuto introdurre in quell’appartamento senza forzare la porta, forse proprio per avvelenare Francesca Moretti e far ricadere la responsabilità sui suoi contatti più stretti.