Una triste notte del 31 agosto, per mano di uno spregevole gesto omicida, Giovanbattista Cutolo è stato strappato alla vita. E’ bastato un atto di difesa nei confronti di un ragazzo in difficoltà, un gesto di bontà e altruismo; il 24enne è stato sparato brutalmente alle spalle arrecando un dolore disumano, ingiusto e devastante per i genitori, Daniela Di Maggio e suo padre Franco Cutolo.



E’ difficile trovare pace per un dolore così grande e lo dimostrando le parole di Franco Cutolo, padre di Giovanbattista – riportate da Tag24 – poco dopo la tragica scomparsa di suo figlio. “L’ho cresciuto a pane e cultura e Napoli me l’ha ucciso a 24 anni. Vado via da questa città, basta”. Un dramma che difficilmente si può spiegare e che un padre non dovrebbe mai vivere; la perdita di un figlio, un talento della musica che avrebbe potuto scrivere pagine importanti per la cultura non solo partenopea ma addirittura nazionale.



Franco Cutolo, padre di Giovanbattista: le parole dopo la condanna all’assassino di suo figlio

Se Giovanbattista Cutolo si è appassionato fin da piccolo all’arte e alla musica, buona parte dei meriti sono forse ascrivibili proprio a suo padre Franco Cutolo. Un uomo esemplare, stimato in tutta la città di Napoli per la sua dedizione artistica. Parliamo di un noto regista e coreografo teatrale che nel tempo ha costruito una carriera degna di nota grazie anche a collaborazioni uniche con nomi altisonanti del medesimo settore.

Franco Cutolo – padre di Giovanbattista – ha fortunatamente avuto la soddisfazione di apprendere la giusta sentenza ai danni dell’assassino di suo figlio. Il ragazzo di 17 anni colpevole dell’omcidio del 24enne è stato infatti condannato a 20 anni di carcere. “…Almeno è stata fatta giustizia” – ha affermato il genitore, come riporta il Corriere del Mezzogiorno – “Nella storia della nostra giurisprudenza raramente abbiamo assistito a una sentenza così esemplare e per questo motivo mi sento di rivolgere un sincero plauso al giudice”.