Gabriele Vagnato, le origini: dalla Calabria al successo sui social

Gabriele Vagnato dal mondo dei social, YouTube a Tik Tok, al mondo della televisione e dello spettacolo. Il giovane, infatti, è tra i co-conduttori di LOVE MI 2023, il grande festival musicale completamente gratuito ideato da Fedez, organizzato da Doom Entretainment e prodotto da Vivo Concerti, in programma in Piazza Duomo a Milano. Al giovane YouTuber e tiktoker tocca raccontare il dietro le quinte e il backstage dell’attesissimo concerto con ospiti tantissimi cantanti di punta del panorama musicale italiana. Si tratta di una vera e propria svolta per Gabriele, classe 2001 nato l’8 febbraio ad Asti anche se ha trascorso la sua infanzia a Catanzaro, in Calabria. Sin da bambino dimostra una certa bravura nelle imitazioni intrattenendo familiari e parenti. Nel 2015 debutta sui social: apre il suo primo canale YouTube che oggi conta 787.000 iscritti.



La svolta arriva con il programma “L’Interrogazione” che ha raccontato così dalle pagine di Vanity Fair: “dal cilindro esce questo format che poi va sui miei canali: è l’interrogazione. In sostanza è tutto il contrario di ciò che si fa in un’intervista. Non cerco di mettere a proprio agio l’ospite anzi, lo tratto a pesci in faccia e lo faccio sempre sentire in difficoltà. Il format prende piede e dopo qualche mese mi ritrovo questa offerta di fare le interviste ai cantanti che partecipavano a questo concerto, tra cui Fedez e Achille Lauro, ed è stata la prima esperienza incredibile, una diretta di circa 2 ore. E’ stato molto formativo: per la prima volta sono uscito dai miei schemi e dalla comfort zone del mio pubblico sui social”.



Gabriele Vagnato, non solo social: ha scritto anche un libro

Con il programma “L’interrogazione”, Gabriele Vagnato si fa conoscere da grandi nomi tra cui Fedez e Achille Lauro, anche se tra tutte le sue interviste ce ne è una che ha incuriosito tantissimo il suo pubblico. Si tratta di quella realizzata a Gianluca Vacchi arrivata durante la quinta edizione del suo fortunatissimo format. Un’idea nata proprio guardando i social come ha raccontato Gabriele a Vanity Fair: “l’idea è fotografare la realtà dei social. Così inizio a selezionare nel buco nero di Tik Tok e Instagram una serie di tipi sociali: da chi scrocca le vacanze alla coppia falsamente fidanzata per fare gossip. Inizio ad appassionarmi a questi personaggi perché non so se siano veri o se siano i moderni cartoons. Così nasce l’intervista a Vacchi: trovo strepitosamente comico uno che si alza alle 6 per andare nella camera iperbarica o che, ultramilionario, ti dica che i soldi non fanno la felicità”.



Non solo social nella vita del giovane tiktoker che nel 2019 ha pubblicato anche il suo primo libro dal titolo “La mia vita è una sfiga, sarà per la prossima” di cui ha detto: “avevo 17 anni: mi critico un po’, ma l’ho fatto per una sorta di merchandising. Non ero e non sono un romanziere. Però una cosa la voglio dire: l’80% dei libri che si vedono online sono fatti da ghostwriter, nel mio caso però non volevo  farlo scrivere da altri. Ringrazio De Agostini per avermi dato l’opportunità di scriverlo da solo”. Infine parlando di modelli e comici a cui si ispira ha confessato: “mi piacciono molto i comici statunitensi. Penso ad esempio a Kevin Hart, perché la loro comicità nasce dall’autoironia che è uno strumento pazzesco. Mi piace molto il Chiambretti giovane, ma anche Teo Mammuccari”.