Testa alta, e avanti“, il titolo del nuovo libro di Gaia Tortora ricalca una lezione appresa dal padre Enzo Tortora. «Ma non c’era bisogno di ricordarmelo, perché non mi sono mai vergognata di nulla, neanche per un secondo, era un imprinting», ha dichiarato a Domenica In. A proposito di lezioni, la giornalista e conduttrice ha appreso il valore del buonsenso, della coscienza e l’importanza di «non giudicare se non si conoscono le cose e se non si hanno parametri per farsi un’idea».



Inevitabile la commozione per Gaia Tortora rivedendo le immagini del padre e della sua famiglia: «Basterebbe questo filmato… Hai visto quanti sorrisi? Tutti sorrisi spezzati, tutti. Basterebbe questo per capire di fare più attenzione alle vite delle persone, perché niente torna come prima. Io non saprò mai come sarebbe stata la vita da grande con mio padre, cosa avrebbe detto e da un anno a questa parte senza mia sorella». La sorella Silvia è morta all’età di 59 anni, come il padre. «Un’ingiustizia, era bellissima. Ha sofferto tantissimo. Questa per me è una pagina ancora aperta. La morte di un genitore la metti in conto, quella di una sorella no». (agg. di Silvana Palazzo)



Gaia Tortora, dal successo nel giornalismo all’arresto del padre Enzo Tortora

Dal mondo della TV a quello del giornalismo, Gaia Tortora deve aver fatto tesoro di ogni minimo insegnamento e ricordo paterno per costruire la grande carriera che la caratterizza. Suo padre Enzo Tortora è stato uno dei pilastri della televisione italiana; conduttore istrionico e carismatico che suo malgrado ha vissuto anche un periodo buio legato a questioni piuttosto delicate di carattere giudiziario. Ricordato con affetto e stima in particolare per la conduzione de “Portobello”, nel 1983 fu arrestato con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico.



L’evento dell’arresto di Enzo Tortora, padre della nota giornalista e conduttrice TV Gaia Tortora, sconvolse chiaramente non solo la famiglia ma anche l’intero mondo del piccolo schermo data l’immagine integerrima che l’aveva sempre caratterizzato. Nel corso degli anni sono emersi numerosi dettagli su quella triste vicenda, raccolti in particolare in un libro pubblicato di recente proprio da Gaia Tortora intitolato “Testa alta, e avanti”.

Gaia Tortora, figlia di Enzo Tortora: “Dopo l’arresto mio padre non era più lo stesso…”

Gaia Tortora ha sempre avuto una posizione molto dura e risentita rispetto all’arresto del padre – Enzo Tortora – avvenuto nel 1983. Oltre al contributo editoriale, dove ricostruendo i fatti ha colto l’occasione per raccontare anche dettagli inediti, intervistata da Il Giornale ha offerto altri giudizi perentori rispetto alle scelte della giustizia italiana e alle ripercussioni sulla vita del padre e dell’intera famiglia. “Mio padre è stato arrestato per un errore che in due ore si poteva evitare. Invece ci hanno trascinato all’inferno”.

Gaia Tortora ricorda ancora con rabbia i 7 mesi di ingiusta reclusione per suo padre Enzo Tortora, soffermandosi su quanto a suo dire sarebbe dovuto risultare semplice rendersi conto dell’errore giudiziario. “Malagiustizia e mala-informazione sono andate di pari passo: non posso assolvere nessuna delle due… Sono andate a braccetto per spolpare un essere umano e, di riflesso, quelli intorno a lui”. Anche quando tutto tornò alla normalità – racconta Gaia Tortora a Il Giornale – per il padre nulla era più come prima anche dal punto di vista professionale. “Il ritorno in TV? Mio padre non era più lui; si vedeva dallo sguardo, velato… Era contento di tornare in TV e fare il suo lavoro, ma testa e cuore erano rivolti a quanto era successo, al pensiero che anche una sola persona potesse pensare male di lui“.