Gary Low dalla disco pop a I Migliori Anni dell’Estate

Gary Low con La Colegiala è tra i protagonisti de I Migliori Anni dell’Estate, lo speciale presentato da Carlo Cont in prima serata su Rai1. Il cantante e compositore italiano, tra i pionieri del genere italo disco all’inizio degli anni ottanta del XX secolo, è nato nel 1954 a Roma con il nome di Luis Romano Peris Belmonte. Sin da bambino si appassiona al mondo della musica grazie anche al padre musicista. A soli 6 anni, infatti, si esibisce durante una delle sue tournée in Sud Africa. Qualche anno dopo arriva il successo con “You are a danger”, brano del 1982 che entra nella chart statunitense Dance disco top 80 di Billboard.



La consacrazione definitiva arriva due anni dopo, nel 1984, con il brano “La Colegiala” che diventa una hit mondiale. Ma come è nato il nome d’arte? Intervistato da (70-80.it) ha raccontato: “il nome di Gary Low non l’ho scelto io: è nato un po’ per gioco perché io vestivo sempre molto elegante, avevo preso questo vezzo da mio padre che negli anni 60 era un musicista famoso. Forse anche per questo tutti mi dicevano che assomigliavo a Gary Cooper. Aggiungendo poi che ero un po’ meno di lui, più basso… così nacque Gary Low! In realtà, avrei preferito mantenere il mio vero nome; anche perché Luis Belmonte suona comunque molto bene. Ma in quel momento era importante avere un nome anglofono. Anche perché all’inizio cantavo in inglese”.



Gary Low e il grande successo mondiale con “La Colegiala”

Il sucesso di Gary Low è mondiale. La Colegiala diventa uno dei più grandi successi del 1984 in pieno boom della disco music. “In realtà, nel 1982, quando è nata l’italo disco, siamo usciti io, con You are a danger, e Gazebo con Masterpiece. Questi brani sono stati portati alle major e a tutte le etichette discografiche che c’erano allora, RCA, CGD, WEA, EMI. Restavano tutti perplessi proprio perché cantavamo in inglese e non li volevano. Infatti poi sono usciti con Discotto che distribuiva i dischi per conto delle case discografiche” – ha raccontato l’artista che ricordando il successo ha detto – “abbiamo avuto un successo mondiale certo non grazie alle major, ma grazie ai DJ che amavano questo tipo di musica che era completamente innovativa ed agli speaker radiofonici che li passavano in radio portandoli al successo”.



Tantissimi i ricordi legati a quegli anni d’oro, ma uno più di tutti: “un ricordo molto bello è quando ho cantato all’Arena di Verona. È successo più di una volta e trovare un pubblico così caldo e partecipativo in un contesto come quello ti lascia un segno”.