Come buona parte dei suoi colleghi, Giampaolo Morelli ha iniziato da giovanissimo a coltivare la sua passione per la recitazione. Incubatrice del suo talento è stato il teatro dove appunto muove i primi passi che lo porteranno poi a ricoprire ruoli di varia matrice tra cinema e tv. La prima grande occasione è proprio per il piccolo schermo, nel 1999, con la serie tv “Anni 60” realizzata da Carlo Vanzina. Sarà questo il trampolino che lo porterà poi a partecipare a pellicole e progetti economici nei panni di protagonista.



Nel raccontare la carriera di Giampaolo Morelli non si può non parlare del ruolo che probabilmente ha contribuito in maniera dominante a renderlo celebre: “L’ispettore Coliandro”. 15 anni nel ruolo di protagonista (dal 2006 al 2021) alternati a diverse esperienze parallele tra piccolo e grande schermo. Da “Braccialetti Rossi” a “Imma Tataranni”, arrivando al progetto ancora in corso de “Non ci resta che il crimine”.



Giampaolo Morelli, dall’impegno da regista alla vita privata

La carriera da attore è corposa, colma di ruoli che hanno fatto innamorare soprattutto il pubblico televisivo; negli anni Giampaolo Morelli ha però dimostrato tutta la bellezza del suo talento istrionico e diversificato, destreggiandosi anche come sceneggiatore, scrittore e anche conduttore televisivo. Proprio in qualità di regista ha recentemente sfornato un nuovo film particolarmente atteso, “L’amore e altre seghe mentali”.

Intercettato da Movie Player, Giampaolo Morelli ha raccontato proprio le peculiarità dell’ultimo film realizzato in qualità di regista, “L’amore e altre seghe mentali”. “Il tema è la tecnologia; il film racconta di come possa essere usata anche in maniera non produttiva, mettendoci a contatto con il nostro dolore e le nostre ferite”. Ma cosa sappiamo invece a proposito della vita privata di Giampaolo Morelli? Molto riservato sul tema, è sposato da diversi anni con Gloria Bellicchi con la quale ha dato alla luce ben due figli.