Gualtiero Marchesi, il padre fondatore della nuova cucina italiana, viene ricordato nella prima puntata speciale di MasterChef Italia, il cooking show di Sky. A rivelarlo è stato Antonino Cannavacciuolo ai microfoni di RTL 102.5 rivelando qualche anteprima su quello che vedremo in tv: “un omaggio ad un nome importantissimo: Gualtiero Marchesi”. Il ruolo di Gualtiero, infatti, è stato determinante per accendere i riflettori sulla carriera dello chef mostrando che non è solo un mestiere, ma che tramite la cucina si può raccontare e comunicare qualcosa di unico e magico. Proprio Antonino Cannavacciuolo parlando di lui ha detto: “per me è stato un grande ed è stata una grande perdita per l’Italia”. Ma chi è stato Gualtiero Marchesi? Classe 1930, Gualtieo è nato a Milano e giovanissimo si avvicina al mondo del food quando inizia a lavorare nella cucina del ristorante ed hotel di famiglia. Dopo aver studiato presso il Kulm di St. Moritz e alla scuola alberghiera di Lucerna, in Svizzera, Gualtiero una volta rientrato in Italia comincia a muovere i primi passi nella cucina di famiglia perfezionando nel tempo le sue tecniche lavorando presso diversi ristoranti francesi del calibro di “Ledoyen” a Parigi, “Le Chapeau Rouge” a Digione e il ristorante dei fratelli Troisgros a Roanne.



Sono tutte esperienza formative importanti che avvicinato Marchesi all’alta cucina e tecniche culinarie innovative destinate a lasciare il segno. Nel 1977 apre il suo primo ristorante in Via Bonvesin de la Riva a Milano che riceve nei primi due anni consecutivamente una stella Michelin e lo stesso anno solo la rivista Time inserisce il suo ristorante tra i 15 preferiti al mondo.



Gualtiero Marchesi ristorante: la fama dello chef è mondiale da Milano a Parigi

La cucina di in Gualtiero Marchesi conquista davvero tutti al punto che la Guida Michelin nel 1985 gli assegna per la prima volta in Italia la terza stella. Poco dopo lo chef diventa il uno della ristorazione italiane ed è tra i membri fondatori di Euro-Toques International, la Comunità Europea degli Chef, istituita sotto il patrocinio della CEE. Negli anni ’80 la creatività di Marchesi raggiunge il picco assoluto. Niente viene lasciato al caso: dalle pentole ai piatti, posate, bicchieri e tovaglie tutto viene curato nei minimi dettaglio con lo chef che si fa promotore di una cucina totale.



Dalla cucina all’arredamento, visto che Marchesi lancia una esclusiva linea di prodotti alimentari distribuiti in Europa e Giappone, collabora per la creazione di una miscela di caffè con Ernesto Illy fino al titolo di “Cavaliere della Repubblica” nel 1986 e il premio l’Ambrogino d’Oro, la più alta onorificenza civica di Milano. Ma non finisce qui: nel 1989 diventa il primo chef italiano a ricevere il premio internazionale Personnalité de l’année per la gastronomia. Seguono altri premi e riconoscimenti fino alla scelta nel 1993 di lasciare Milano per aprire il Relais & Chateaux L’Albereta in Franciacorta. Non solo, ha aperto bistrot, un locale per il brunch e un rooftop café presso La Rinascente di Milano e un ristorante Gualtiero Marchesi presso l’Halkin Hotel di Londra. E ancora:  nel 2000 aprile il ristorante Gualtiero Marchesi a Place Vendôme a Parigi e poco dopo due ristoranti a bordo delle navi ammiraglie di Costa Crociere. Nel 2010 fonda la Fondazione Gualtiero Marchesi per promuovere l’integrazione tra arte e cucina.