Si chiama Jamileh Alamolhoda la moglie di Raisi, il presidente iraniano morto in un incidente in elicottero sull’Azerbaigian. La donna, più giovane del presidente defunto di cinque anni, è la figlia dell’Imam delle preghiere del venerdì di Mashhad, Ahmad Alamolhoda, ed è professoressa associata all’Università Shahid Beheshti di Teheran. Dall’unione con Raisi sono nate due figlie. I due si sono sposati quando Jamileh aveva appena diciotto anni. Alamolhoda, nata e cresciuta in Iran, ha avuto la fortuna – che non molte sue conterranee hanno – di poter studiare.
Nel 2001 ha preso un dottorato nel campo della filosofia dell’educazione presso l’Università Tarbiat Modares ed è diventata membro della facoltà del Dipartimento di Leadership e Sviluppo Educativo della Scuola di Scienze dell’Educazione e Psicologia dell’Università Shahid Beheshti, dove tiene corsi di filosofia dell’istruzione superiore, antropologia nell’Islam, metodi di insegnamento, fondamenti teorici della gestione educativa, scuole filosofiche e visioni educative. La vedova di Raisi ha fondato inoltre l’Istituto di studi fondamentali di scienza e tecnologia dell’Università Shahid Beheshti nel 2013 del quale è direttrice.
La vita di Jamileh Alamolhoda legata al mondo dell’istruzione
L’Istituto di studi fondamentali di scienza e tecnologia dell’Università Shahid Beheshti, fondato da Jamileh Alamolhoda nel 2013, ha come scopo quello di presentare modelli di politica scientifica e tecnologica basati sulla comprensione e sulla valutazione degli aspetti epistemologici e sociali della scienza e della tecnologia. Nel 2020 la moglie del presidente Raisi è stata nominata segretaria del “Consiglio per la trasformazione e il rinnovamento del sistema educativo del Paese” dal Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale.
Alamolhoda è la prima figlia di Ahmad Alamolhoda, il leader della preghiera del venerdì a Mashhad e membro dell’Assemblea degli esperti. Ha sposato Ebrahim Raisi nel 1983, ad appena 18 anni. La coppia ha due figlie, una delle quali ha un dottorato in sociologia presso l’Università di Teheran e l’altra ha una laurea in fisica presso la Sharif University of Technology: una famiglia colta, dunque, quella del presidente Raisi, morto in un incidente in elicottero. Il ruolo della moglie di Raisi è stato più volte di primo piano anche al fianco del marito: pochi mesi fa, ad esempio, ha scritto una lettera a Brigitte Macron, first lady francese, per invitarla a convincere il marito a fermare “il genocidio in corso a Gaza”.