John Elkann, il vero successore di Gianni Agnelli

John Elkann, classe 1976, numerosi giornali lo descrivono in questo modo: “Il nipote prediletto dell’Avvocato (Gianni Agnelli)”. John, come riporta Calciomercato, è il presidente di “Stellantis”, ciò che resta della Fiat dopo la fusione con Psa, ma soprattutto numero uno della holding Exor che, tra le tante attività, controlla Ferrari, Juventus, Gedi e il quotidiano “Economist”.



Figlio di Margherita Agnelli e del giornalista Alain Elkann, John è anche il fratello di Lapo e Ginevra ma anche il fratellastro dei 5 figli avuti da Magherita e Serge de Phalen. La famiglia Agnelli è da generazioni una delle più ricche famiglie italiane, dopo la morte di Edoardo Agnelli del 2000 e quella di Gianni Agnelli del 2003, John è diventato il vero successore del nonno Gianni. L’eredità degli Agnelli, inizialmente divisa equamente, era stata “sbilanciata” da Donna Marella, moglie di Gianni, che aveva deciso di donare gran parte della sua eredità proprio a John. Suo nonno voleva un successore, poteva essere solo uno ed è per questo che John è il più ricco della famiglia Agnelli-Elkann ma a causa di questo ha dovuto “sacrificare” il suo rapporto con la madre Margherita, con cui si batte legalmente da anni a causa dell’eredità.



John Elkann: vita privata e successi

Nel 2004 il miliardario John Elkann ha sposato Lavinia Borromeo (classe 1977), figlia del conte Carlo Ferdinando e della modella Marion Sibylle Gabriele Zota. Con Lavinia, John ha avuto ben tre figli: Leone (nato nel 2006), Oceano (nato nel 2007) e Vita (nata nel 2012). Sulla sua situazione economica John Elkann ha dichiarato: “Dopo la morte di mio nono Gianni, l’avvocato nelle sue disposizioni ha seguito lo schema che aveva già tracciato mio nonno. La sua indicazione è stata molto chiara, chi è stata meno chiara è mia madre, che ha espresso delle contrarietà solo quando lui non c’era più. La verità è che in quel 2003 molti hanno pensato che per la Fiat i giochi erano finiti e la storia che era durata un secolo si stava disfacendo, come nel romanzo di Thomas Mann”.



Insomma il successo e l’eredità di John Elkann, prediletto dal nono fin da quando era piccolo, appare meritato e giusto secondo le sue riflessioni. Anche il Fratello Lapo Elkann ha difeso John a spada tratta, ricordando che nonno Gianni gli aveva detto di restare unito ai suoi fratelli ed elogiando il suo lavoro affermando: “John ha decuplicato il valore del nostro gruppo lavorando con saggezza ed equilibrio. La storia della Fiat continua con lui e grazie a lui”.