Liliana Cavani, dagli studi cinematografici alle prime produzioni targate Rai

Il panorama cinematografico ha giovato nei suoi anni d’oro, e ancora oggi, di grandi firme dal punto di vista e della sceneggiatura, valori aggiunti che hanno permesso alle produzioni nostrane di superare i confini nazionali. Grande merito è da assegnare a Liliana Cavani; autrice di alcune pellicole ancora oggi ricordate e apprezzate come capolavori del cinema italiano. Classe 1933, alla soglia dei 90 anni la regista può dirsi fiera di una carriera costruita dal basso e arrivata poi a picchi degni di nota.



Liliana Cavani ha dovuto assorbire da giovanissima la separazione dei genitori – porta infatti il cognome materno – ma è stato principalmente il padre a darle un impulso necessario per le ambizioni professionali. La regista parte dagli studi di lettere antiche per poi diplomarsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Quando ancora era alle prese con gli studi, riesce a primeggiare in un concorso Rai mettendo la firma per alcune pellicole a tema storico come Storia del Terzo Reich e La donna della Resistenza. Sempre per la medesima azienda è scelta per realizzare il primo film di produzione, Francesco D’Assisi.



Liliana Cavani, la censura di Galileo e il rapporto con la famiglia: “Ho sempre vissuto da figlia…”

Il successo di Liliana Cavani si consacra a ridosso di un intero ventennio che va dalla fine degli anni ’60 a buona parte degli anni ’80. Nel 1968 incappa però in una prima censura che però non arresta la sua corsa verso il successo cinematografico come regista. In quell’anno sceglie di dirigere Galileo; il film non verrà mai trasmesso dalla Rai per i contenuti anticlericali proposti.

Da annoverare nelle principali produzioni da regista di Liliana Cavani anche I Cannibali, prodotto l’anno successivo alla censura di Galileo. Di assoluto successo anche due pellicole di spicco degli anni ’70: Il portiere di notte e Al di là del bene e del male. Per quanto riguarda la vita privata e sentimentale di Liliana Cavani, non sono reperibili particolari informazioni. La donna ha sempre condotto una vita lontana dalle curiosità di gossip e della cronaca rosa e sul tema si è anche espressa in una intervista del passato rilasciata al Corriere della Sera. “Forse per questo non ho mai sentito il bisogno di crearmi una mia famiglia, marito, figli… Non ho mai avvertito il desiderio di diventare madre, perché ho vissuto sempre da figlia, da nipote”.