CHI È LORENZO MUSETTI? UN SALTO ANCORA DA FARE

Chi è Lorenzo Musetti? Un tennista italiano, naturalmente, ma questo lo sappiamo. Volendo andare più a fondo, parliamo di un grande talento che però non si è ancora pienamente espresso: ne ha tutte le possibilità avendo appena 22 anni (compiuti a marzo), ma certamente per il momento possiamo dire che Lorenzo Musetti è uno di quei giocatori cui su un campo da tennis riesce tutto in maniera naturale, ma questo tutto non è sempre accompagnato da una reale “cattiveria” mentale, o magari solo strategia e tattica, che lo rendano uno dei migliori giocatori al mondo. Chiariamoci: Musetti fa comunque parte di questa categoria e infatti alle Olimpiadi 2024 Parigi arriva tra le 16 teste di serie – giocherà anche il doppio con Jannik Sinner – ma già oggi il suo gioco vale i primi cinque, cosa non riflessa dai ranking.



Né da quanto si vede in campo: se ci chiediamo chi è Lorenzo Musetti oggi, dobbiamo inevitabilmente rispondere che si tratta di un grande tennista, che però purtroppo è portato a fermarsi sul più bello. Non citiamo la vittoria su Carlos Alcaraz (un match non è indicativo di una carriera pur parziale), ma magari le due sconfitte contro Novak Djokovic al Roland Garros sempre subite in rimonta, come anche alcuni momenti durante i quali il carrarese, trasferitosi a La Spezia sotto le cure di Simone Tartarini, è insindacabilmente crollato nelle prestazioni, evidenziando anche problemi di mentalità come lui stesso del resto ha avuto a confessare.



CHI È LORENZO MUSETTI? WIMBLEDON POSSIBILE PUNTO DI PARTENZA

Chi è Lorenzo Musetti davvero, lo abbiamo scoperto all’ultimo Wimbledon: pur aiutato da un tabellone non impossibile, l’azzurro è stato autore di una straordinaria cavalcata culminata nella bellissima vittoria contro Taylor Fritz, in un match che ci ha finalmente detto quanto Musetti possa essere dominante (soprattutto sull’erba) quando la testa va insieme al talento. La corsa si è interrotta in semifinale contro Novak Djokovic, ancora una volta, ma questa ci poteva stare tutta: nessuno gliene ha fatto una colpa, anzi è rimasta la sensazione di un giocatore che, avesse sempre giocato così, oggi potrebbe avere un altro palmarès e un altro status.



Ecco allora chi è Lorenzo Musetti, o meglio chi potrà essere in futuro: un tennista tra i migliori al mondo sul serio, magari provando a dominare gli scambi e il gioco perché consapevole dei mezzi a disposizione (questo lo ha sottolineato anche Adriano Panatta, non certo il primo venuto), un altro italiano in grado di entrare nella Top 10 del ranking Atp e magari anche più su, uno che ricalchi le tante cose già fatte vedere da Sinner e Matteo Berrettini e che provi anche a rimanere sulla breccia. Lo abbiamo detto: Musetti nel suo tennis ha tutto per farlo.

CHI È LORENZO MUSETTI: LA CARRIERA

Oggi invece Lorenzo Musetti è un giocatore che nella sua carriera, per quanto ancora molto giovane, ha raggiunto appena due finali da professionista: due le ha vinte e una di queste sulla terra del 500 di Amburgo contro Carlos Alcaraz, in un periodo in cui lo spagnolo era già in enorme crescita tanto che due mesi dopo avrebbe vinto gli Us Open. La sconfitta è forse ancor più significativa, perché è arrivata al Queen’s: Musetti ha perso contro Tommy Paul, ma intanto ha raggiunto la finale di un torneo prestigioso e lo ha fatto in un momento nel quale sembrava che la sua evoluzione fosse arrivata ad un punto morto.

Non a caso, subito dopo è arrivato in semifinale a Wimbledon e, pensate, negli Slam non era mai andato oltre gli ottavi, centrati due volte e sempre al Roland Garros. Alla domanda chi è Musetti possiamo anche rispondere che oggi è il felice papà di Ludovico, il primo figlio avuto da Veronica Confalonieri a metà marzo, che ha vinto la Coppa Davis storica del novembre scorso e che oggi è seguito anche da Corrado Barazzutti, che della nostra nazionale di tennis maschile è stato a lungo capitano. Oggi Musetti è un giocatore rispettato da tutti e che può vincere contro tutti: proverà a farlo vedere anche alle Olimpiadi 2024 Parigi, tutto sommato nel corso della settimana sulla terra rossa del Roland Garros, che lui ben conosce – come altri, comunque – tante cose potrebbero succedere, anche che il nostro Lorenzo salga sul podio olimpico.