Tra le artiste più apprezzate nel mondo della comicità italiana, non si può non menzionare Lucia Ocone. Classe 1974, la comica e imitatrice ha iniziato la sua carriera nel programma “Non è la Rai”, che l’ha portata al successo. Da lì, varie esperienze in altri format come Macao, Mai dire domenica, Mai dire Grande Fratello, Nessundorma e così via. Non sono mancate poi nel corso della sua carriera anche le esperienze nel cinema, come in “Tutta colpa di Freud”, “Metti la nonna in freezer”, “Maschi contro femmine” e altri film di successo. Vari, soprattutto nei primi anni di carriera, anche gli spettacoli teatrali.



La comica e imitatrice, negli anni ha prestato il volto e la voce a tantissimi personaggi come Mina, Moran, Loretta Goggi, Elisabetta Gregoraci e Dolcenera. Come ha spiegato la stessa artista, “Non rinnego affatto le imitazioni, ci sono anzi molto affezionata. Mi diverte sia creare personaggi nuovi, che fare le parodie di persone esistenti. Creare un nuovo carattere è più divertente perché si può spaziare e ci si può sbizzarrire con la creatività o l’idiozia”.



Il successo

Lucia Ocone ha trovato il successo grazie a Gianni Boncompagni, che l’ha scoperta nel programma cult “Non è la Rai”. Come ha raccontato la stessa comica: “Devo dire grazie a Gianni Boncompagni, a cui io devo tutto, è stato lui a scoprire il mio lato comico. Amo da sempre il lavoro e i personaggi di Anna Marchesini, ed è un mio grande rimpianto non averla conosciuta: sapevo a memoria tutte le macchiette da lei create, tanto che ancora oggi ho su VHS tutti gli spettacoli in cui recitava, li consumavo”.

Oltre al cinema e alla comicità, tra le passioni di Lucia Ocone ci sono i cani. “Sono canara che è una patologia… Un amore sviscerale per i cani. Li stalkero, io saluto i cani per strada e faccio le vocine. E loro si fanno fare i grattini…” ha raccontato l’attrice. La comica non si è mai sposata né ha mai avuto figli, e a Vanity Fair ha raccontato: “Mi irritano la pressione sociale e il giudizio che c’è dietro. Perché una donna che a quarant’anni non ha una famiglia deve essere considerata una fallita? È una cultura primitiva quella che considera il valore di una donna solo in quanto moglie e madre. Conosco un sacco di coetanee che, come me, non hanno né marito né figli, ma si sentono felici e realizzate lo stesso“.