CHI È LUCIANO FIORDALISO? MARINA: “SU MIO FRATELLO ACCANIMENTO TERAPEUTICO”

Chi è Luciano Fiordaliso, fratello morto di Marina, e cosa sappiamo della loro storia? Oggi pomeriggio, nella prima delle due puntate del weekend di “Verissimo”, tornerà ospite negli studi del programma di Canale 5 la cantautrice piacentina nonché personaggio televisivo da tempo molto apprezzato. E per la sua nuova ospitata nel talk show condotto da Silvia Toffanin sicuramente saranno tanti gli argomenti sul tavolo, a partire dai nuovi progetti professionali fino alla nascita del suo secondo nipote e, inevitabilmente, all’apertura dello scrigno dei ricordi per parlare dei genitori venuti a mancare negli ultimi anni: tuttavia, non molti sanno che la 68enne ha perso pure uno dei suoi fratelli quando questi aveva solo 40 anni. Scopriamo qui chi è Luciano Fiordaliso, fratello morto di Marina.



Per parlare della malattia che se l’è portato via e raccontare chi è Luciano Fiordaliso, fratello morto di Marina, dobbiamo ricordare come la cantautrice, figlia di Auro Fiordaliso e Carla Pozzi, fosse la primogenita di una famiglia molto numerosa: l’uomo di origini sarde e la consorte, scomparsi relativamente di recente, avevano avuto infatti sei figli e con la futura artista (nata nel 1956) a fare da primogenita. Della vicenda la 68enne non ha parlato spesso ma è stato soprattutto durante una ospitata in Rai a “Storie Italiane” che è emersa questa storia e soprattutto il vero e proprio calvario, a suo dire, patito dall’amato Lucio che a quasi 40 anni è stato stroncato da una forma aggressiva di tumore al cervello.



FIORDALISO E IL ‘BRUTTO MALE’ DI LUCIO: “SAREI ANDATA IN GALERA PUR DI…”

Ma cosa sappiamo della malattia che aveva colpito il più piccolo di casa e chi è Luciano Fiordaliso, fratello morto di Marina, nel commosso ricordo della sorella? Nel corso della sua partecipazione a quella puntata di “Storie Italiane” l’artista non solo aveva parlato dell’ultimo periodo di vita del fratello minore ma aveva in un certo senso aperto il dibattito, tra i commenti pure del pubblico in studio, sul tema dell’eutanasia e della difficoltà a vedere soffrire una persona cara a cui la stessa Fiordaliso avrebbe voluto dare la pace. Tutto era cominciato con la scoperta di un “brutto male” (l’artista non ha volito pronunciare la parola ‘tumore’ per rievocare i fatti) al cervello di Luciano: “Ho chiesto anche ai medici che senso avesse prolungare ancora la sua sofferenza, sapendo che non c’era più nulla da fare” aveva proseguito Fiordaliso nel suo racconto, spiegando che sarebbe bastata “una puntura” per addormentare per sempre il fratello e non vederlo più soffrire.



Infatti, e su questo punto la donna è stata molto chiara, la volontà di porre fine all’esistenza del fratello mentre il cancro lo consumava non era dovuto a motivazioni egoistiche o dallo strazio personale quanto soprattutto dal dolore di osservare spegnersi una persona senza riuscire a fornirle conforto o alleviarne le pene. “Lo avrei fatto io stessa, per lui sarei andata anche in galera pur di non vederlo più soffrire” aveva candidamente confessato alla conduttrice. “Noi l’avevamo curato finché ha iniziato a non camminare più, era come mezzo pazzo, poi è diventato anche cieco e non ce la faceva più” aveva aggiunto la cantante parlando, a suo dire, di un “accanimento terapeutico” verso il fratello. “Aveva pure un buco nello stomaco per mangiare: non è una vita quella (…) Nei suoi ultimi tre giorni ero io con lui di notte: e lui, che per noi era Lucio, è morto proprio il giorno di Santa Lucia, se l’è portato via con sé…”.