Luigi Busà: chi è il campione di karate e le sue vittorie
Serena Bortone ospita oggi pomeriggio, nello studio del programma televisivo Oggi è un altro giorno, uno dei grandi orgogli dello sport italiano: Luigi Busà. Nato nel 1987 ad Avola, è un karateka italiano specializzato nel kumite e diventato campione olimpico alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Tuttavia, prima di raggiungere questo importante traguardo, ha fatto una lunga gavetta inanellando una lunga serie di vittorie tra mondiali, europei e campionati italiani.
Luigi Busà ha ereditato la passione per il karate dal padre, maestro di questa disciplina, che ha trasmesso i valori di questo sport anche alle sorelle del campione olimpico. Nel 2006 si laurea campione del mondo della World Karate Federation, riottenendo il titolo nel 2o12, e il suo palmares comprende numerose vittorie nelle principali competizioni sportive. Oltre ai mondiali, conquista numerose medaglie agli Europei oltre a vincere svariati campionati italiani, ottenendo l’oro ininterrottamente dal 2006 al 2018.
Luigi Busà: il trionfo a Tokyo 2020 e il passato segnato dal bullismo
Ma la più grande gioia sportiva per Luigi Busà è arrivata in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove ha conquistato l’ambita medaglia d’oro. Una vittoria ancor più preziosa se considerato che il karate debuttava come nuova disciplina proprio in quell’edizione olimpica. “Sicuramente è una data che non dimenticherò mai. Questa era peraltro la prima edizione in cui la nostra disciplina sbarcava ai Giochi. Quella medaglia la custodisco gelosamente a casa, fra i simboli dei miei record” aveva confessato in un’intervista a Rtl 102.5 .
Il successo olimpico ha rappresentato per Luigi Busà il sapore della rivincita, soprattutto dopo essere stato a lungo bullizzato da piccolo per il suo aspetto fisico. “Ho sofferto tanto per questa cosa, ancora oggi parlarne mi fa male” aveva dichiarato in un’intervista a Oggi è un altro giorno. A supportarlo al suo fianco c’è sempre stato il papà, che gli ha trasmesso la passione per lo sport: “Tutti si attendevano grande cose da parte del figlio del maestro e io temevo di non essere alla sua altezza e di non centrare risultati che lo rendessero fiero“.