MABEL BOCCHI, “IO DIVINA? I GIORNALISTI HANNO POCA FANTASIA”
Mabel Bocchi, chi è l’ex cestista considerata la più grande giocatrice italiana di basket di ogni epoca e cosa sappiamo della sua vita di spirito libero, dentro e fuori dal terreno di gioco? Questa sera torna l’appuntamento con “Le Ragazze” e tra le protagoniste al femminile che si racconteranno davanti alle telecamere del format condotto da Francesca Fialdini ci sarà pure la 71enne originaria di Parma ma italo-argentina, apprezzata come centro quando giocava con la palla a spicchi e oggi diventata pure collaboratrice di alcune importanti testate, tra cui ‘La Gazzetta dello Sport’ per parlare del suo sport preferito e non solo. E, in attesa di ascoltare l’intervista integrale a Mabel Bocchi a ‘Le Ragazze’, raccontiamo qualcosa di lei a chi non conosce la sua storia.
Classe 1953 e nata a Parma, Mabel Bocchi ha rappresentato per tanti anni non solo una delle figure più importanti del basket al femminile del nostro Paese ma pure una cestista pluri-titolata dato che nel suo palmarès figurano ben otto scudetti e una Coppia Campioni, senza dimenticare ben 121 ‘caps’ in Nazionale azzurra e il titolo di miglior giocatrice del torneo ai Mondiali del 1975. Di origini argentine per via della madre, Mabel Bocchi è stata protagonista di un vero e proprio giro d’Italia e non solo nel corso della sua vita, raccontata di recente e senza filtri in alcune interessanti interviste: se della sua carriera si conosce tutto (gli esordi ad Avellino col Partenio, che poi porterà per la prima volta in A di basket, la lunga militanza nella GEAS di Sesto San Giovanni e poi la chiusura della carriera nel 1981-82 a Milano), più interessanti sono alcuni risvolti del suo privato.
MABEL BOCCHI, REGINA DEL BASKET ITALIANO: “GIOCAVO SENZA REGGISENO PER…”
Mabel Bocchi, premiata per la sua carriera nel 2013-2014,è conosciuta ancora oggi come la ‘Divina’ del basket italiano al femminile, nomignolo che l’ha stuzzicata dato che oggi è un nickname associato più che altro a Federica Pellegrini: “Prima Lea Pericoli, poi io, adesso la Pellegrini… Ma un po’ di fantasia non ce l’hanno i giornalisti?” aveva detto una volta questa ex ragazza degli Anni Settanta che, sin da piccola, amava i giochi maschili e tuttavia avviata alla danza classica dalla madre. Poi per via della sua altezza (186 cm) deve smettere e, una volta trasferitasi ad Avellino per via del lavoro del padre, ecco scoccare l’amore per la pallacanestro e una passione che la porterà ad essere tra le leggende di questo sport: e non solo in campo dato che Mabel Bocchi fu una delle prime a esporsi per rivendicare i diritti delle atlete femminili e senza paura di ricevere pesanti squalifiche per le sue prese di posizione.
Ritiratasi a soli 28 anni a causa di una lunga sequela di infortuni, Mabel Bocchi ha anche collaborato dopo la carriera agonistica con “La Domenica Sportiva” e, come accennato, con alcuni quotidiani. Sposata in Tunisia e poi divorziata (ma parliamo della sua vita sentimentale in un pezzo a parte quest’oggi), l’ex cestista si è raccontata di recente parlando senza mezze misure di come si è evoluto l’interesse del pubblico per il suo sport: “Prima venivano a vederci il culo, non il basket. Giocavo senza reggiseno? Non avevo seno, poi me l’hanno rifatto: non volevo essere esibizionista però” aveva detto al ‘Corriere della Sera’, ricordando che lei stessa in passato si era battuta ad esempio per sostituire con dei calzoncini le classiche mutande da gioco con cui scendevano in campo le sue colleghe.