Margherita Buy, una delle più importanti e premiate attrici italiane, che ha ottenuto recentemente successo e riconoscimenti anche come regista, è ospite alla trasmissione Belve per raccontare alcune curiosità e particolari della sua vita privata e lavorativa. A partire proprio dall’esperienza dell’ultimo film “Volare“, nel quale ha raccontato attraverso i protagonisti le difficoltà di dover affrontare alcune tra le più comuni ansie e paure, tra le quali quella che da sempre la caratterizza personalmente cioè quella di prendere l’aereo. Un problema che però, come la stessa attrice ha ammesso, non ha mai penalizzato troppo la sua vita perchè con il tempo e grazie anche all’aiuto di amici e familiari è riuscita a superare trovando il coraggio.



Ad esempio, come ha raccontato, quando sua figlia Caterina studiava ancora all’estero e non ha rinunciato ad andarla a trovare. Margherita Buy ha più volte ammesso di avere molte fragilità ed insicurezze, tutte caratteristiche che spesso sono state evidenziate anche nei personaggi interpretati nei vari film di successo.  Raccontando anche che proprio il cinema è stato di grande aiuto nella sopportazione dello stress e superamento di certe ansie.



Margherita Buy: “Ho scelto di esporre in maniera creativa le mie fragilità”

Margherita Buy è stata protagonista di molti film nei quali il suo personaggio era caratterizzato proprio da ansie e paure, che spesso l’hanno portata ad essere giudicata dal pubblico come “nevrotica”. Tuttavia, questa etichetta ora, a 62 anni, non la preoccupa più come una volta, anche perchè, come ha ammesso la stessa attrice in una intervista rilasciata a Io Donna in occasione dell’uscita dell’ultimo lavoro cinematografico: “Ho deciso di esporre in maniera creativa queste fragilità“.



Del rapporto con sua figlia Caterina Del Angelis, che ha avuto un ruolo anche nel film “Volare” interpretando proprio la figlia della protagonista ha detto che è stata una esperienza emozionante, seppure all’inizio con qualche incertezza riguardo al prendersi sul serio e a riconoscere l’autorità.  Come aveva affermato la regista: “Già i rapporti madre-figlia non sono proprio semplici per nessuno, poi noi ci siamo messe in una situazione ancora più complicata“. Ma ha concluso: “Siamo state bene, e sono contenta che una delle sue prime esperienze sia stata con me, prima aveva fatto solo Vita da Carlo con Verdone“.