Mario Ferri, chi è “Falco”, l’invasore di campo

Italia protagonista in campo nel match tra Portogallo e Uruguay. Mario Ferri, chiamato “il Falco”, ha invaso il rettangolo verde nel corso del match dei Mondiali in Qatar 2022. Nel secondo tempo, l’arbitro ha dovuto fermare momentaneamente il gioco dopo l’invasione di campo dell’uomo originario di Pescara, entrato in campo con indosso una maglietta di Superman con due messaggi e una bandiera arcobaleno in mano. L’italiano aveva sul petto un messaggio e l’altro sulla schiena: uno per le donne in Iran, uno per l’Ucraina.



Con il suo look inconfondibile, con la maglia di Superman che lo contraddistingue, ha portato in campo tre messaggi di protesta, proseguendo la scia delle polemiche che hanno contraddistinto i Mondiali in Qatar. Sulle spalle di “Falco” c’era un messaggio a sostegno delle donne iraniane, che stanno combattendo per la propria libertà. Anche la stessa nazionale dell’Iran, nel match contro l’Inghilterra, non aveva cantato l’inno per opporsi al regime. Sul davanti, invece, un messaggio dedicato all’Ucraina, che sta combattendo la propria guerra.



Mario Ferri invade il campo con la maglia di Superman

Mario Ferri, in arte “Falco”, è entrato in campo con in mano la bandiera arcobaleno, simbolo dei diritti Lgbt+. L’invasore è entrato in campo con la bandiera in mano e la maglia di Superman, correndo per il rettangolo verde fino a quando uno degli uomini della sicurezza non è riuscito a fermarlo, buttandolo a terra. Dopo diversi tentativi di bloccarlo, gli steward sono riusciti a placcare il Falco, che non è certo nuovo a invasioni di questo genere.

Mario Ferri, meglio conosciuto come “Il Falco”, è un italiano classe 1987, nato a Pescara. È diventato famoso proprio grazie alle sue invasioni di campo. La sua caratteristica principale è la maglia di Superman, il suo marchio di fabbrica, che indossa con messaggi importanti. Il Falco aveva già fatto invasione in Inter-Mazembe valida per la finale del Mondiale per Club, Sampdoria-Napoli del 2010, Belgio-USA della Coppa del Mondo 2014 e Napoli-Juventus del 2017, lanciando una sciarpa addosso a Higuain, appena passato dagli azzurri ai bianconeri. Non sono ancora chiare le conseguenze che il Falco avrà: la speranza è che possa cavarsela solo con il rimpatrio.