Mateo Retegui per l’attacco dell’Italia: subito in gol con l’Inghilterra!
Non poteva iniziare meglio l’avventura con la maglia azzurra di Mateo Retegui: l’attaccante argentino naturalizzato italiano grazie al nonno nativo di Canicattì, in Sicilia, ha fatto il suo esordio nel match di qualificazione per gli Europei del 2024 che ha visto l’Italia sfidare l’Inghilterra allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli. L’attaccante del Tigre, formazione del campionato argentino con la quale Retegui è stato capocannoniere, ha vissuto un primo tempo comprensibilmente difficile, spaesato in una realtà conosciuta solo da pochi giorni.
Le cose sono cambiate radicalmente nella ripresa, quando i compagni di squadra hanno iniziato a cercarlo con maggiore insistenza come punto di riferimento offensivo. E all’11’ della ripresa Retegui ha trovato il gol che ha accorciato le distanze: grande assist di Lorenzo Pellegrini, servito in area Retegui ha controllato il pallone e piazzato la sfera sul secondo palo, imparabile per Pickford, entrando nel ristretto club dei calciatori subito al gol all’esordio con la Nazionale di calcio italiana. (agg. di Fabio Belli)
Mateo Retegui per l’attacco dell’Italia: Roberto Mancini trova in Argentina il rimedio alle assenze
Il mondo dello sport è spesso il riflesso delle evoluzioni sociali, dei cambiamenti che ogni società nel corso del tempo subisce quasi impotente. Anche il mondo del calcio, a suo modo, è aperto a cambiamenti e novità anche riguardo dinamiche e tradizioni consolidate. Un esempio di tali aspetti è rappresentato dall’ultima scelta di Roberto Mancini, CT della Nazionale azzurra, in riferimento alle convocazioni per i prossimi impegni internazionali. Tutti i Paesi, calcisticamente parlando, hanno allargato i propri confini ampliando le convocazioni a numerosi oriundi. L’ex allenatore di Inter e Manchester City ha scelto di seguire la medesima linea accendendo i riflettori sul giovane Mateo Retegui.
Arriva da San Fernando, Buenos Aires, il nuovo alfiere per lo scacchiere di Roberto Mancini; Mateo Retegui – 23 anni – è l’uomo scelto dal tecnico degli azzurri per colmare le assenze di peso nel reparto offensivo e risolvere l’ingente carenza realizzativa in zona goal. A dispetto delle sue origini argentine, il giovane centravanti del Tigres vanta il doppio passaporto italiano ed ha risposto con orgoglio e gratificazione alla convocazione di Roberto Mancini. Data la giovane età, Mateo Retegui non può ancora vantare una carriera luminosa e costellata di trofei; ma le potenzialità sembrano esserci tutte come testimoniato dal recente interessamento di numerosi club blasonati in ambito europeo.
Mateo “El Chapita” Retegui: da giovane promessa dell’hockey alla convocazione in Nazionale di Roberto Mancini
L’inizio carriera di Matteo Retegui è piuttosto controverso; parte dalle giovanili del River Plate ma senza mai trovare lo spazio ambito. La delusione calcistica degli esordi lo porta ad abbandonare temporaneamente il sogno di correre sul rettangolo di gioco. Volge così il suo interesse verso lo sport di famiglia, dove sia la madre che il padre hanno accumulato successi di assoluto valore in ambito internazionale: l’hockey. Sulle orme dei genitori si mette in mostra come talento cristallino ma il calcio è una calamita difficile da arginare e nel 2018 scocca nuovamente la scintilla.
El Chapita passa dunque al Boca Juniors, ancora lontano dal riuscire ad emergere con le sue peculiarità da centravanti moderno. Iniziano una serie di prestiti in giro per l’argentina tra Estudiantes e Talleres, prima di approdare al Tigre e sbocciare come diamante grezzo. Come apice della crescita di Mateo Retegui può dunque essere selezionata la convocazione di Roberto Mancini per la nazionale italiana; un sogno che si realizza per l’attaccante che era stato ad un passo dal mollare. Il classe ’99 sarà dunque a disposizione del ct per le sfide contro Inghilterra e Malta, in attesa di conoscere il suo futuro visto il contratto in scadenza nel 2024 e la corte serrata di diversi club europei.