Maurizio De Lucia è il procuratore di Palermo che con le sue indagini ha portato all’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il Pm, tra i protagonisti raccontati nella prima puntata della nuova trasmissione tv Magistrati, in onda su Rai 3, era stato nominato a capo della procura solo tre mesi prima della grande operazione che ha portato alla cattura del criminale considerato tra i più pericolosi al mondo, e che si era reso irreperibile da più di trenta anni.



Un lungo lavoro iniziato propria a capo della direzione distrettuale antimafia con le inchieste dell’antiterrorismo che si erano concentrate sulle stragi del 92, quella di Capaci in cui ha perso la vita il giudice Giovanni Falcone e l’altra di Via D’Amelio che ha causato la morte di Paolo Borsellino, omicidi ai quali De Lucia aveva assistito da membro della procura di Palermo un anno dopo la sua nomina del 91. In occasione del ritorno a capo degli uffici del capoluogo siciliano, aveva ribadito le sue intenzioni di proseguire la lotta alla mafia, evidenziando come Cosa Nostra fosse ancora presente ed operativa in città, soprattutto condizionandone fortemente l’economia.



Maurizio De Lucia, procuratore di Palermo a capo delle indagini per la cattura di Messina Denaro: “Abbiamo colpito le cosche, ma la mafia non è finita”

Il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, ha una lunga storia di lotta alla mafia, pur mantenendo sempre un profilo basso e poca visibilità, il suo nome è emerso sulle cronache nazionali dopo l’arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Grazie all’inchiesta condotta dal Pm insieme al coordinamento del magistrato Paolo Guido, è stato possibile rintracciare il boss dopo aver per molti anni indagato sulla cerchia di protezione che circondava con omertà qualsiasi spostamento o attività legata agli interessi che venivano portati avanti anche durante la latitanza.



In occasione della conferenza stampa che annunciava la cattura del pericoloso stragista, De Lucia aveva sottolineato l’importanza di non fermarsi nella battaglia contro le cosche mafiose, perchè anche se effettivamente si può parlare di un “Prima e dopo Messina Denaro“, perchè l’operazione ha segnato un netto confine alla linea di continuità del metodo operativo di Cosa Nostra, c’è ancora molto lavoro da fare per sradicare il vasto business delle organizzazioni criminali. L’intera operazione è stata anche raccontata da De Lucia nel libro “La Cattura“, che ripercorre le tappe più importanti che hanno poi portato a segnare la storia con l’arresto dell’ultimo “boss fantasma”.