Chi era Mia Martini e com’è morta?
Mia Martini (Rita Adriana Bertè, detta Mimì) era una grande cantante, una delle voci più belle d’Italia ed era anche la sorella della grande cantante Loredana Bertè, che con lei aveva un legame viscerale, entrambe donne in carriera e con una grinta da vendere, avevano avuto un passato turbolento, con gli uomini e anche in famiglia ma non avevano mai perso la speranza e la voglia di inseguire i loro sogni.
Il successo incommensurabile di Mimì, che era nata nel 1947, finì solo in parte con la sua morte avvenuta nel 1995, perché i suoi brani sono diventati dei veri e propri mostri sacri della musica italiana. La morte di mimì fu annunciata il 14 maggio del 1995 ma in realtà secondo la scientifica il suo corpo era già deceduto il 12 maggio, una storia tragica quella della morte di Mia Martini, che oltre ad essere giovanissima fu al centro di un vero e proprio giallo. La notizia ufficiale, allora e ancora oggi, era quella di una morte avvenuta per un arresto cardiovascolare, ma a quel tempo ci fu chi sospettava che la cantante si fosse suicidata facendo uso di sostanze stupefacenti e altri invece avevano altri sospetti, alimentati dalla rabbia di Loredana Bertè nei confronti del padre con cui le due non avevano un buon rapporto.
Il successo di Mia e i sensi di colpa della sorella Loredana Bertè
Come avevamo preannunciato Mia Martini verrà a breve celebrata e ricordata a Domenica in e oltre alla sorella, uno degli ospiti presenti in studio sarà il cantautore Enzo Gragnanello con cui Mimì ha collaborato e creato il famoso brano “Cu’mmè”. Mia Martini ha ottenuto un’incredibile successo a partire dagli anni 70, prima la collaborazione con il grande Charles Aznavour con il quale nel 1977 ha cantato all’Opera di Parigi; poi poco dopo il Festival di Sanremo con due dei suoi più grandi brani: “Almeno tu nell’universo” e “Gli uomini non cambiano”.
Attraverso le canzoni di Mimì chiunque poteva percepire il suo dolore, le sue speranze, la sua aria sognante. Dopo la morte di Mimì, quella che ne parlò di più, affranta dal dolore, fu la sorella Loredana, che a Verissimo aveva raccontato: “Provo una sofferenza continua, mi sento in colpa. Se le fossi stata più vicino magari le cose sarebbero potute andare diversamente. Non mi perdono di non aver usato il telefonino che lei mi aveva dato perché restassimo in contatto. Con Mimì è morta una parte di me”.