Mino Reitano, chi è il celebre cantante e compositore della musica italiana
Mino Reitano è stato uno dei più celebri interpreti della musica italiana e, quest’oggi, verrà ricordato dalle figlie Giuseppina e Grazia ospiti di Caterina Balivo a La volta buona su Rai1. L’indimenticato cantautore e compositore ha sempre vissuto di musica e, attraverso il suo talento, ha composto brani anche per altri importanti esponenti della canzone italiana. Da giovane si è avvicinato alla musica studiando al Conservatorio e suonando pianoforte, violino e tromba, per poi esordire nel rock and roll con i fratelli, con cui ha creato un complessino.
Il debutto nella discografia è datato 1961, anno in cui ha pubblicato il suo primo 45 giri Tu sei la luce/Non sei un angelo. In quegli anni si è poi esibito anche all’estero, in Germania, per poi partecipare nel 1965 al Festival di Castrocaro, mentre nel 1967 ha esordito al Festival di Sanremo con Non prego per me, una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, in coppia con The Hollies. Torna a Sanremo nel 1969 con Meglio una sera piangere da solo, in coppia con Claudio Villa, per poi affinare la tecnica da compositore e scrivere assieme a Franco Califano la musica di Una ragione di più, portata al successo da Ornella Vanoni.
Mino Reitano e la malattia: stroncato da un tumore all’intestino
Mino Reitano nei decenni successivi ha incrementato la sua esperienza nella musica, partecipando a Un disco per l’estate per 6 edizioni consecutive tra il 1970 e il 1975. Si è poi avvicinato alla televisione, componendo la sigla musicale Sogno di Scommettiamo?, programma di Mike Bongiorno. In totale Mino Reitano ha partecipato a 12 Sanremo: nel 1988, in particolare, ha proposto il celebre brano Italia scritto da Umberto Balsamo.
Nel 2007 a Mino Reitano è stata diagnosticata una malattia, un tumore all’intestino: il cantante è morto ad Agrate Brianza il 27 gennaio 2009, all’età di 64 anni. La moglie Patrizia Vernola, ricordando il marito in un’intervista a Verissimo dello scorso gennaio, ha raccontato: “È stato tremendo perché inizialmente c’era una polmonite, è stato curato per questa polmonite a Monza poi invece purtroppo, dopo un esame più approfondito, ci hanno detto che c’era questo male tremendo. Poi quando te lo dicono, te lo dicono in una maniera per cui tu cadi per terra e non riesci a sopportarlo, e da lì ci sono stati due interventi“.