Questa sera nello studio di Propaganda Live il conduttore Diego Bianchi intervisterà Nando dalla Chiesa, secondogenito del famoso generale Carlo Alberto – ucciso dalla mafia poco dopo il suo insediamento nel ruolo di prefetto di Palermo – e della sua prima moglie Dora Fabbo. Negli anni, seguendo le orme del padre, ha dedicato buona parte della sua carriera e vita alla lotta contro le mafie per – come dice sempre lo stesso Nando dalla Chiesa – “far crescere una cultura dell’antimafia” nella popolazione, dedicandosi fin da giovanissimo ad una carriera politica che l’ha portato a sedersi tra i banchi della Camera durante il primo governo D’Alema al fianco del senatore Francesco Cossiga.
Facendo, però, prima un piccolo passo indietro, della sua infanzia sappiamo solamente che è nato a Firenze, fratello della conduttrice Rita dalla Chiesa e di Simona e ma cresciuto a Milano dove subito dopo aver conseguito il diploma – non sappiamo in quale indirizzo – si è anche laureato in Economia e commercio nella prestigiosa Bocconi. Ad oggi, lasciatasi alle spalle la carriera politica, Nando dalla Chiesa – continuando a diffondere la cultura dell’antimafia – è docente di Sociologia e Geopolitica all’Università statale della ‘sua’ Milano, oltre che presidente onorario dell’associazione Libera fondata da Luigi Ciotti.
La carriera politica di Nando dalla Chiesa: dal Movimento studentesco alla sfiducia a D’Alema
L’impegno politico di Nando dalla Chiesa è iniziato – come vi anticipavamo – già dopo la laurea, militando prima nel Movimento studentesco e poi nel Movimento Lavoratori per il Socialismo; nel 1992 poi è passato al movimento La Rete che gli ha permesso di diventare deputato nel collegio di Milano e Pavia, ma poi 2 anni dopo ha mollato per fondare il suo partito – Italia democratica – che l’ha portato alla rielezione nel 1996 e nel 1998 non votò la fiducia a D’Alema, non potendo sopportare di collaborare con Francesco Cossiga che – disse lo stesso Nando dalla Chiesa in aula – “evoca alla mia memoria persone, fatti e circostanze che hanno inciso in misura profondissima sulla mia identità e sulla mia vita”. Infine, tra il 2006 e il 2008 è stato anche sottosegretario al ministero dell’Istruzione con il partito I Democratici.
Oltre alla sua carriera, sappiamo anche per certo che nella vita ha avuto un solo grande amore, la sua compianta moglie Emilia Cestelli, che gli ha dato anche i suoi unici due figli, Dora e Carlo: un amore sbocciato fin dagli anni dell’Università e coltivato fino al 2021 quando è morta in seguito ad una lunga malattia, lasciando nel cuore di Nando dalla Chiesa un vuoto immenso, colmato grazie ai ricordi di un’intera vita assieme.