Patrizia Reggiani e l’omicidio di Maurizio Gucci: condannata come mandante del delitto, libera dopo 17 anni in carcere

Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, è stata condannata a 26 anni di carcere in via definitiva per l’omicidio dell’imprenditore della moda avvenuto a colpi di pistola il 27 marzo 1995 a Milano. Mandante di un delitto passato alla storia, secondo i giudici, per un movente fatto di gelosia e ossessione. All’epoca della morte, Maurizio Gucci aveva una compagna, Paola Franchi, e dalle nozze finite con Patrizia Reggiani aveva avuto due figlie, Alessandra e Allegra Gucci.



Nel 2022, Patrizia Reggiani, dopo 17 anni trascorsi in cella, ha chiuso i conti con la giustizia ed è tornata in libertà. Sulla sua figura il marchio indelebile di vedova nera“, arrestata nel 1997 dopo due anni di serrate indagini arrivate alla svolta grazie alle rivelazioni di un informatore degli inquirenti. Secondo la ricostruzione, l’amica Pina Auriemma avrebbe fatto da “intermediaria” tra Patrizia Reggiani e i sicari. In tribunale, l’ex moglie di Maurizio Gucci non ha mai confessato il suo ruolo nel delitto. Così, in una intervista del 2002 a Storie Maledette, Patrizia Reggiani sintetizzò la sua versione: “Io mi sono sempre protestata non colpevole, perché le mie caz**te, per arrivare a questo punto, senz’altro le ho combinate. Devo ammettere che c’è stato un periodo in cui ho desiderato togliermelo dalle scatole. Ho desiderato farlo e infatti andavo in giro a chiederlo, agli altri, se mi potevano accontentare. Ma poi le mie intenzioni si fermavano a una mera ossessione, a un mero desiderio”.



Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci: dal primo incontro al matrimonio

Patrizia Reggiani ha conosciuto Maurizio Gucci quando entrambi erano poco più che 20enni, all’alba di un grande amore osteggiato dal padre dell’imprenditore. “Sono stata poi molto amata, molto coccolata da mio suocero, è stata una riconciliazione di profonda stima“. Un matrimonio glamour tradotto in una favola romantica lunga 13 anni, dal 1972 al 1985, poi le strade dei coniugi si sono divise e Maurizio Gucci avrebbe iniziato una relazione con un’altra donna, Paola Franchi, che sarebbe andata avanti fino al momento della sua morte. “Maurizio era un marito affettuoso, non tornava a casa mai a mani vuote. Il rapporto è saltato completamente dopo la morte del padre, forse si è sentito libero di fare quello che voleva. Mi disse ‘Di te non ho più bisogno’, da quel momento è cambiato completamente, non ha avuto più rispetto per nessuno (…). Era un uomo fragile, aveva bisogno di qualcuno che si frapponesse tra lui e la realtà (…). L’ultima volta che siamo stati insieme, doveva partire per Firenze per delle sfilate. È arrivato questo medico, che aveva curato suo padre, e mi ha detto ‘Patrizia, Maurizio non ha intenzione di tornare a casa’. Un colpo durissimo, io avevo due bambine piccole, anche loro si sono trovate dall’oggi al domani senza un padre“.



Patrizia Reggiani è tornata in libertà dopo aver trascorso 17 anni in carcere per l’omicidio dell’ex marito. Questa, ricostruisce Il Corriere della Sera, la cronologia del processo per il delitto Gucci: il 31 gennaio 1997, l’arresto di Patrizia Reggiani e dei complici. La vedova, secondo la giustizia, fu la mandante dell’omicidio. Nel 1998, la condanna di Reggiani a 29 anni di reclusione, 25 anni a Pina Auriemma, come intermediaria, Ivano Savioni, come organizzatore, a 26, Orazio Cicala a 29 anni, e Benedetto Ceraulo, ritenuto il killer, all’ergastolo. In appello, nel 2000, la pena di Pina Auriemma sarebbe stata ridotta a 19 anni e 6 mesi, quella di Patrizia Reggiani a 26 anni. Confermate in Cassazione. Oggi sono tutti liberi. Orazio Cicala è morto, Pina Auriemma ha lasciato il carcere dopo 13 anni, l’ex “lady Gucci” dopo 17.