Pietro Sermonti: da Un medico in famiglia a la vita privata

Pietro Sermonti ospite della nuova puntata di Domenica In di Mara Venier su Rai1. L’attore, conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato il protagonista della serie cult “Un medico in famiglia”, si è fatto poi apprezzare tra cinema, fiction e serie tv. In concomitanza con l’uscita di Gigolò per caso, la nuova serie di Amazon Prime Video, l’attore si racconta nel salotto televisivo di Rai1 parlando della sua vita professionale, ma anche di quella privata. Parlando proprio del privato dell’attore non è dato sapere se oggi sia impegnato in una storia d’amore oppure no, anche se in passato l’affascinante attore ha fatto breccia nel cuore di donne bellissime: da Alessia Marcuzzi a Margherita Vicario fino a Margot Sikabonyi, incontrata sul set di “Un Medico in famiglia”.



Proprio parlando della serie cult “Un Medico in famiglia” ha dichiarato nel podcast Tintoria: “la mia fortuna era di non conoscerla, ho avuto la fortuna di lavorare con grandi interpreti, c’era un giovanissimo Edoardo Leo, c’era Milena Vukotic che era già un mito”. Non solo, ha anche raccontato come è entrato a far parte del progetto: “carpati non ce la faceva più, aveva fatto due serie di cui credo la prima girata in un anno e mezzo di seguito, anche perché si pensava inizialmente che dovesse andare in onda alle 6 del pomeriggio. Mi proposero di fare un provino dicendo “guarda il tuo personaggio è simpatico”. Leggendo le sceneggiature capii che per la Rai di allora essere simpatici significava fare tantissimi giochi di parole, che a me fanno venire una voglia di nuocere incredibile. Guido parlava coi suoi pazienti coi giochi di parole, seduceva coi giochi di parole. Dissi che non ero la persona giusta, ma per fortuna c’era un regista coraggioso con cui mi accordai di smussare un po’ la cosa, sapevo cosa dovevo raccontare, il contesto, lo facevamo accadere. Dopo du settimane quelli della Rai vengono da me e mi dicono “questo tuo modo di recitare senza recitare funziona”. È stata una grande scuola di improvvisazione”.



Pietro Sermonti, la morte del padre e il desiderio di paternità

Pietro Sermonti, dalle pagine di Vanity Fair, ha parlato anche di paternità ed amore: “l’età giusta ormai è passata. Mi hanno spiegato che devi trovare una donna consenziente e che ci vogliono nove mesi prima che il bambino nasca. A livello teorico, sì, non voglio restare da solo per sempre e non succederà. Però non è una priorità all’ordine del giorno”.

La vita di Pietro Sermonti è stata poi segnata dalla morte del padre. “Mi sveglio ancora tutte le notti con l’idea di volergli dire delle cose – ha dichiarato dalle pagine de La Stampa confessando – “le cose più importanti della mia vita le ho condivise con lui. E ora la più grande di tutte, cioè la sua morte, con chi la condivido? Mi ha dato le chiavi per uscire dalla solitudine in cui vivevo da bambino: il senso del gioco, la sostanza magica che mi ha salvato”.