Tra i condannati per l’omicidio di Maurizio Reggiani c’è Pina Auriemma, detta “la maga”, ex amica di Patrizia Reggiani finita in carcere a scontare una pena conclusa nel 2010. Pina Auriemma ha trascorso 13 anni dietro le sbarre, dopo la sentenza che le ha inflitto 19 anni e mezzo di reclusione, oggi è una donna libera e respinge da sempre l’ipotesi di essere stata complice consapevole del delitto.
A suo dire, il piano per aiutare “Lady Gucci“ si sarebbe dovuto concretizzare in una messinscena che avrebbe dovuto portare a farle credere che l’omicidio fosse stato commesso: “Io sono stata molto ingenua – ha dichiarato Auriemma a Quarto Grado nel 2021 –, Patrizia Reggiani cercava un killer per il marito e mi ha messo in croce per questa cosa, a me e ad altre persone. Sono stata molto debole con lei, le ho presentato questa persona, ma doveva essere una truffa (…). Lei voleva un omicidio. Non ho denunciato, volevo andare, questa è stata la mia debolezza. Ho pensato che era madre di due figlie, anche io sono stata una vigliacca. Prendevo tempo…”.
Pina Auriemma, la sua verità sul rapporto con Patrizia Reggiani e l’omicidio di Maurizio Gucci
“Volevo bene a Patrizia Reggiani, mi sembrava di essere corrisposta“, ha dichiarato Pina Auriemma a Quarto Grado in una intervista in cui ha sottolineato la sua versione sul loro rapporto e sull’omicidio di Maurizio Gucci, imprenditore della moda della celebre maison assassinato a Milano il 27 marzo 1995. Giuseppina Auriemma, detta Pina, era un’amica di Patrizia Reggiani, ex moglie della vittima, entrambe condannate per il suo omicidio. Secondo la ricostruzione del delitto, Patrizia Reggiani fu la mandante e Pina Auriemma nega di aver fatto da intermediaria per assoldare i sicari: “Nel frattempo la acquietavo, io non conoscevo nessuno, lei era proprio decisa a farlo. Ho trovato questo amico di Milano, non di Napoli, preparare una truffa, ‘falle perdere tempo, così può darsi che rinsavisce’. Così è passato del tempo, lei voleva un omicidio, non c’era niente da fare con lei. (…) Prendevo tempo anch’io (…). Lei è scesa in campo da sola, ha incontrato questi personaggi, non so chi, io non sapevo niente”.
Pina Auriemma e Patrizia Reggiani si incontrarono per la prima volta in un hotel di Ischia, nel 1977, tramite un’amica in comune: “Piano piano ci siamo avvicinate – ha raccontato al Corriere della Sera –. Stava con Maurizio, si amavano. Lui la riempiva di fiori, spendeva milioni di lire al mese per lei“. Patrizia Reggiani è stata condannata a 26 anni di carcere per l’omicidio del marito e ne ha trascorsi 17 a San Vittore. I primi arresti scattarono due anni dopo il delitto, nel 1997, e Pina Auriemma ha raccontato di aver appreso della morte di Maurizio Gucci dalla televisione: “Facevo colazione nel bar di un albergo in zona Buenos Aires, a Milano. C’era la tv accesa e al telegiornale apparve la notizia: Maurizio Gucci ucciso nell’androne del suo ufficio in via Palestro. Mi sono sentita malissimo, ho chiamato Patrizia in panico. All’inizio lei era arrabbiata perché si pensava che il killer avesse ucciso il portiere del palazzo e non Maurizio. La sua reazione mi ha sconvolta, lei ha provveduto freddamente a mandarmi un medico, quello che mi ha sconvolto è stata la sua freddezza“. Pina Auriemma ha precisato di non essere mai stata una “maga” come invece dipinta dalle cronache: “Questo è un attentato alla mia intelligenza, sono cialtronate a cui non ho mai creduto. La signora aveva la passione di andare dai maghi, anche Maurizio. Molte volte l’ho accompagnata a fare le carte, io litigavo con lei e la cartomante perché le diceva un sacco di sciocchezze…“.