Raimondo Lanza di Trabia, chi è il nobile che ha ispirato la canzone Vecchio frack di Domenico Modugno

Domenico Modugno, con la sua voce inconfondibile e la sua capacità di raccontare storie attraverso la musica, ci ha regalato un patrimonio di canzoni indimenticabili, tra le quali spicca il brano “Vecchio Frack“. Parliamo di una canzone malinconica e misteriosa allo stesso tempo, che desta ancora oggi grande curiosità, perché ispirata a fatti realmente accaduti che hanno come protagonista Raimondo Lanza di Trabia.



Vecchio frack è una canzone pubblicata nel 1955 che dipinge, infatti, il ritratto di un uomo elegante, che nel brano viene presentato come un nobile con un frac ormai consumato dal tempo, che si aggira per le strade di notte, avvolto in un’atmosfera di profonda tristezza. Il testo non rivela mai l’identità di questo personaggio, eppure non sono mancate rivelazioni che hanno poi portato al nome di Raimondo Lanza di Trabia.



La storia di Raimondo Lanza di Trabia e il suicidio che ha ispirato la canzone di Modugno

Se è vero che l’identità dell’uomo non viene svelata all’interno del brano, è anche vero che questa non è stata poi celata nel corso degli anni. Dietro la figura dell’uomo in frac si nasconde infatti la storia vera di Raimondo Lanza di Trabia, un principe siciliano che, nel 1954, si tolse la vita gettandosi dalla finestra del suo hotel a Roma all’età di 39 anni. Questa tragica morte, le cui cause sono ancora oggi nel mistero, ispirò Modugno a scrivere questa intensa ballata.



Il cantautore pugliese, attraverso la sua musica, cercò di dare un senso a questo gesto estremo, di comprendere le ragioni che avevano spinto un uomo così giovane e apparentemente felice a porre fine alla sua vita. In “Vecchio Frack”, Modugno, tuttavia, non giudica il protagonista del terribile atto, ma cerca di entrare in empatia con il dolore e la sofferenza di un altro essere umano, cercando poi di tradurlo in musica. Vecchio frack e la storia di Raimondo Lanza di Trabia divennero un vero e proprio successo per Domenico Modugno, e non solo in Italia, bensì in tutto il mondo. In Francia, ad esempio, il brano valse a Modugno la consacrazione con un concerto all’Olympia.