Riccardo Azzurri e la nostalgia della musica anni ottanta: “Penso che in questi anni ci sia stata un’enorme involuzione”
“Penso che la musica abbia avuto negli ultimi anni una enorme involuzione”. Così ha parlato Riccardo Azzurri, cantautore toscano degli anni ottanta, oggi più che mai in preda alla nostalgia di quel passato in cui lui è riuscito a lasciare un segno importante. L’artista ha compiuto i suoi primi passi nella band degli Extra, incidendo nel 1981 il suo primo 45 giri, dal titolo “Comunque io”. Selezionato per Sanremo, raggiunge la finale della kermesse, per poi proseguire la sua carriera con una proficua attività nei pianobar della sua regione.
“Negli anni ’80 nelle prime interviste denunciavo il fatto che molte radio trasmettessero molta musica straniera e non quella Italiana. Beh, oggi devo dire meno male che cantanti e musicisti oltre Manica e oltre Oceano continuano ad imporsi nelle varie classifiche Italiane”, ha commentato Riccardo Azzurri in una intervista rilasciata a ilcittadinomese.it a proposito della situazione attuale in ambito musicale discografico.
Riccardo Azzurri contro i talent show: “Hanno ucciso la musica deformandola, perché…”
“I Talent hanno ucciso la musica l’hanno deformata ad una ricerca spasmodica di voci e personaggi particolari privi di quell’accessorio immancabile di note musicali che per sinergia fanno vibrare l’anima”, ha tuonato ancora Riccardo Azzurri, che appare allergico e infastidito dalle dinamiche che movimentano l’attuale mercato discografico.
E se lo dice lui c’è da crederci. D’altronde il suo brillante percorso in campo artistico racconta un grande talento, coltivato anche dopo il grande successo ottenuto negli anni ottanta. Riccardo Azzurri ha infatti continuato a tenere concerti, a comporre canzoni, a regalare al suo pubblico grandi emozioni e a parlare di se e della sua vita tramite social, stampa e televisione. Questa sera, venerdì 12 maggio, l’occasione migliore per rivederlo all’opera ai Migliori Anni, ospite del programma tv di Carlo Conti su Raiuno.