Chi è Riccardo Cocciante: carriera e brani senza tempo, da Margherita a Se stiamo insieme

Riccardo Cocciante torna in tv, questa sera, come ospite della terza ed ultima puntata de Il Volo – Tutti per uno, lo spettacolo celebrativo per i 15 anni di carriera del gruppo musicale italiano, nato nel 2009 e composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Una gran bella occasione per riascoltare la voce e le canzoni di uno dei cantautori che ha fatto la storia della musica italiana ed internazionale. Nato a Saigon il 20 febbraio 1946 da padre italiano e madre francese, Cocciante è esploso in Italia nel 1974 con il suo primo grande successo: Bella senz’anima.



La canzone è tratta dall’album Anima, che fu anch’esso un successo e che contiene un altro storico brano del suo repertorio, Quando finisce un amore. Il 1976 è poi l’anno di un altro album importante, Concerto per Margherita, contenente la struggente Margherita che ottenne ottimi riscontri anche in Europa e Sudamerica. A partire dagli anni ’80 prende il via la collaborazione artistica con Mogol e nel 1980 pubblica Cervo a primavera. Nel 1991, poi, arriva la partecipazione e la conseguente vittoria al Festival di Sanremo con il brano Se stiamo insieme.



Riccardo Cocciante, il ritorno all’Ariston nel duetto con Irama

Proprio quest’anno Riccardo Cocciante è tornato sul palco del Festival di Sanremo come ospite di Irama, per duettare sulle note di Quando finisce un amore, nella serata delle Cover. “Tornare dopo tanto tempo a Sanremo è stata una grande sfida per me” – ha dichiarato il cantautore, che è stato chiamato da Irama in un’occasione davvero speciale, quella dei 50 anni della storica canzone. Un duetto emozionante che ha conquistato critica e pubblico con l’artista che ha raccontato: “Abbiamo lavorato insieme due giorni, cercando di trovare un’unità“.



La musica e le canzoni di Riccardo Cocciante sono ancora oggi delle pietre miliari nella storia della canzone italiana. Una carriera che va avanti di più di 50 anni e che il cantautore ha ripercorso così durante un’intervista rilasciata a RTL 102.5: “Se ripenso a me di 50 anni fa, ero un ribelle, nel mio modo di esprimermi. È stato difficile impormi, anche le case discografiche dicevano che urlavo, che non ero un cantante. È rimasta in me questa volontà di sfidarmi sempre in nuove esperienze“.