Romano Mussolini, nato nel 1927 e morto nel 2006, era il padre di Alessandra Mussolini e uno dei 5 figli di Benito Mussolini. Nel corso degli anni la parlamentare ha parlato molto del padre e domenica 17 marzo sarà ospite a Domenica in per presentare il suo nuovo libro: “Il gioco del buio”, incentrato proprio sulla sua famiglia e su storie d’amore tradite, da quella del padre che tradì la madre a quella della stessa parlamentare, tradita dal marito Mauro Floriani che nel 2013 fu coinvolto nello scandalo dei Parioli.



Proprio come lei, dal 1969 al 2008, anche il padre Romano scrisse svariati libri sul padre Benito, in famiglia c’è sempre stata l’esigenza di ricordare il passato e renderlo pubblico attraverso le proprie parole, non quelle degli altri e la parlamentare negli ultimi anni ha saputo descrivere molti aspetti del padre. Romano Mussolini era un grande musicista, nonostante il regime fascista censurasse la musica jazz, perché espressione di una cultura straniera, il figlio del duce iniziò a suonare il pianoforte, a conoscere vari artisti jazz tra cui Duke Ellington e poi dopo la seconda guerra mondiale si sentii ancora più libero di esprimere le sue passioni e si unii al quintetto di Ugo Calise. Negli anni creò anche il suo gruppo musicale: “Romano Mussolini All Stars” e poi negli anni ’90 creò anche la nota colonna sonora del film “La ragazzola” di Giuseppe Orlandini.



Alessandra Mussolini parla del padre Romano e del suo nuovo libro

Romano Mussolini cominciò ad esibirsi in Italia usando lo pseudonimo di Raymond Full, poi nel 1956 partecipò al Festival del jazz di Sanremo con il suo vero nome. Dopo la carriera da musicista, si dedicò anche alla pittura e alla cultura e fondò il “Museo Villa Carpena”, a Forlì, nella ex residenza della famiglia Mussolini.

Seppur elogiato dalla figlia Alessandra per le sue doti artistiche, come marito e padre fece molti errori. Romano tradì la madre di Alessandra Mussolini e poi dopo il divorzio, nel 1990, sposò l’attrice Carla Maria Puccini ebbe un’altra figlia: Rachele. Al Corriere della Sera, la parlamentare, parlando dei tradimenti del padre, aveva dichiarato: “Mio padre era un traditore seriale”, poi in televisione aggiunse: “Non l’ho mai vissuto nella quotidianità e ha pesato più a me che a mia sorella”. L’incipit del nuovo libro di Alessandra Mussolini, parla proprio di un padre assente, che va e viene, poi Alessandra si sofferma su una polaroid del padre e gli racconta di quel gioco che lei e la sorella, insieme a lui, facevano al buio, una delle poche cose fatte insieme. A “La volta buona” la Mussolini ha dichiarato: “L’assenza di mio padre la vivevo nella quotidianità, non vedere il padre che si sveglia e fa colazione o mette il pigiama prima di andare a letto, le cose che quando uno le vive non le sottolinea mentre per me erano fondamentali, non le ho mai vissute. E’ stata dura. Nelle cartoline che ci arrivavano io e mia madre vedevamo una vita che non vivevamo e io mi chiedevo sempre se ci volesse bene”.