Quando si parla di musica leggere, il pensiero va ai volti che hanno portato in alto la cultura musicale italiana non solo per capacità interpretativa, ma soprattutto per potenzialità della scrittura. Ron – pseudonimo di Rosalino Cellamare – è senza dubbio tra i massimi rappresentati del contesto cantautorale italiano; connubio perfetto tra scrittura e interpretazione sempre intima, empatica e introspettiva.



La carriera nella musica di Ron è tanto ampia quanto ricca, difficile da riassumere in poche righe. La passione per il canto emerge da giovanissimo, quando la gavetta lo porta a destreggiarsi tra concorsi musicali più o meno noti e coltivando in parallelo lo studio del pianoforte. Con il tempo la determinazione paga e in pochi anni si trova a vivere l’industria discografica da protagonista, sia come interprete che per scrittore per altri.



Ron, il successo al Festival di Sanremo nel 1996 in duetto con Tosca

Uno dei sodalizi più significativi della carriera di Ron è senza dubbio quello con Lucio Dalla; insieme hanno portato al successo dei brani che ancora oggi sono colonna sonora per intere generazioni. Da “Attenti al lupo” a “Piazza grande”, impossibile trovare qualcuno che non ne conosca almeno il ritornello. L’ultimo brano pubblicato dal cantautore non a caso si intitola “Lucio”, ed è dedicato proprio al compianto artista e amico.

La strada di Ron si è spesso incrociata anche con il Festival di Sanremo; ben 8 volte è salito sul palco dell’Ariston. A prescindere dai vari piazzamenti, il suo contributo per la manifestazione musicale è sempre stato di grande spessore e nel palmarés vanta anche una vittoria. Nel 1996, in duetto con Tosca, trova infatti il gradino più alto della kermesse con il brano “Vorrei incontrarti fra centanni”. Tutto sappiamo della carriera di Ron, ma lo stesso non si può dire in riferimento alla sua vita privata. La realtà sentimentale del cantautore è sempre stata un mistero; mai ha messo in piazza le trame della sua quotidianità, proteggendosi così dalle ingerenze e curiosità ossessive dei media.