Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi, tra le personalità più influenti degli ultimi 40 anni e che, a prescindere dai giudizi soggettivi e oggettivi, ha evidentemente rivoluzionato ogni settore nel quale si è cimentato. Forse si parla fin troppo poco dell’umanità del compianto cavaliere, dei suoi rapporti affettivi: l’ex premier ha avuto forse un unico grande amore, sua madre Rosa Bossi.



Un articolo di Vanity Fair dello scorso anno riporta un aneddoto particolarmente rappresentativo del legame viscerale tra il compianto Silvio Berlusconi e sua madre Rosa Bossi. “Quando ha compiuto 70 anni, suo figlio era a Parigi e le ha fatto recapitare un mazzo di rose, tante quanti i suoi anni e alte quanto lei… A mezzanotte mamma Rosa ha sentito suonare il campanello, era Silvio”. Gli impegni politici passavano in secondo piano, la mole di attività era un problema che poteva essere rimandato quando per Silvio Berlusconi era il momento di far sentire a sua madre Rosa Bossi tutto il suo amore e riconoscenza.



Silvio Berlusconi, nessun impegno veniva prima di sua madre Rosa Bossi: “La famiglia è il valore più importante…”

Ma chi è Rosa Bossi, madre di Silvio Berlusconi? La donna, come raccontato anche dall’ex premier, era una grande lavoratrice. Classe 1911, è stata per anni dipendente del gruppo Pirelli come impiegata. “Faceva ore di mezzi pubblici per lavorare lì dove era segretaria del direttore generale” – raccontava il cavaliere – “Quando ero piccolo la famiglia era il valore più importante, non c’erano divertimenti fuori, lei ha fatto tanto…”.

La mamma è sempre la mamma, quante volte lo avremo letto e sentito: nulla di più vero, e lo sapeva bene anche il compianto Silvio Berlusconi. Come racconta Vanity Fair, ogni lunedì l’ex premier non poteva mancare a pranzo a casa di sua madre Rosa Bossi. Un momento intimo, viscerale dal punto di vista del legame affettivo, tristemente spezzato nel 2008 quando purtroppo la donna è passata a miglior vita all’età di 97 anni e dopo aver lottato a lungo contro la malattia. “Da figlio ho fatto e continuo a fare tutto il possibile perchè mia madre Rosa, dal cielo, possa essere orgogliosa di me”.