Rosa Diletta Rossi, chi è l’attrice in rampa di lancio che interpreta Alda Merini in Folle D’Amore: “Aveva voglia di famiglia”
Indossare i panni di Alda Merini può essere una sfida estremamente stimolante, ma anche un compito per nulla semplice. Rosa Diletta Rossi, una delle attrici più intriganti del momento, ha colto con entusiasmo l’idea di calarsi in un personaggio così profondo e intenso. Un personaggio dalle mille sfumature ed emozioni, che Rosa Diletta Rossi spera di essere riuscita a condividere con la sua interpretazione. Rosa Diletta Rossi entra in campo quando Alda Merini è delusa dalla fine del suo amore con Giorgio Manganelli. Siamo negli cinquanta e la scrittrice incontra Ettore Carniti, il marito panetterie.
“Aveva un gran desiderio di famiglia, pensa di potersi innamorare di un uomo rozzo”, racconta al Corriere. Nel film Rosa Diletta Rossi parla del momento più difficile vissuto dal suo personaggio, ovvero quando Alda Merini viene rinchiusa in manicomio. “Dopo gli elettroshock e gli psicofarmaci pesanti uno psicoterapeuta le regalò una macchina per scrivere e le disse: ora curati con questa. Io comincio quando non riesce a stare da sola con le figlie, ed è un’artista libera che ha bisogno di scrivere, il marito non c’è mai”, precisa l’attrice.
Rosa Diletta Rossi, la gavetta prima di interpretare Alda Merini
Nel corso della stessa intervista Rosa Diletta Rossi ripercorre le sue tappe nel mondo della recitazione. Ricorda di aver cominciato molto presto, all’età di undici anni, e di aver fatto una lunga gavetta. “Il mio è stato un percorso di salite e discese. Non mi sentivo adeguata e abbastanza brava per fare l’attrice, dovevo immagazzinare letture, esperienze, così cercai di entrare alla scuola dello Stabile di Genova, però dopo un laboratorio non fui ammessa”, ricorda Rosa Diletta Rossi. Il ruolo di Alda Merini è senza dubbio uno dei più suggestivi che le sia capitato, ma anche il pretesto per parlare di un tema a lei molto caro: il femminismo.
“Il movimento femminista non è contro gli uomini ma contro il patriarcato retto sia da uomini che da donne. Si tratta di essere considerate alla pari nei diritti sociali, economici, politici. E la parola femminicidio fa paura, dentro c’è un’intrinseca natura della violenza dell’uomo verso la donna, e anche la ferocia e la fragilità con cui la donna non ha scampo”, la constatazione amara dell’attrice.