Rosy Chin fino a qualche mese fa era forse nota unicamente per la sua passione culinaria: grazie all’arte dei fornelli era riuscita a creare un largo seguito sulle varie piattaforme social. Ma forse non si aspettava che da lì sarebbe arrivata a raggiungere, dopo 6 mesi di percorso, la finale del Grande Fratello Vip.
Proprio grazie all’esperienza al Grande Fratello Vip abbiamo avuto modo di conoscere meglio Rosy Chin, andando oltre il racconto genuino delle sue passioni e scoprendo lati del suo carattere e della sua vita piuttosto particolari. Il successo di oggi è infatti figlio di una vita difficile, prima alle prese con la malattia ma anche con alcuni dissidi familiari – in particolare con il padre – dovuti alla sua voglia di dimostrarsi forte, emancipata, e trovare la propria strada oltre gli stereotipi.
Rosy Chin: “Mio padre mi disse che mi avrebbe voluta morta…”
“Io ho sempre avuto un rapporto molto complicato con la mia famiglia perchè noi veniamo da una cultura in cui l’affetto è ridotto all’osso, quasi non esiste”. Queste le parole di Rosy Chin in un’intervista a Verissimo di alcune settimane fa, che poi aggiunse: “Uno dei momenti più brutti della mia vita fu quando mio padre disse che mi avrebbe voluta morta; le donne nella mia cultura non sono molto considerate e, invece, voglio dire che le donne possono fare grandi cose”.
Rosy Chin non ha dovuto superare solo i preconcetti della sua famiglia e il rapporto burrascoso con suo padre, ma anche una malattia legata ai disturbi alimentari. “… Sono sempre stata bullizzata per i miei occhi e per il mio aspetto dato che ero un po’ in carne. Mi sono rifugiata nel cibo ma non era un rapporto sano, era solo rabbia”. La chef – sempre a Verissimo – spiegò: “L’obesità e la bulimia sono malattie e vanno curate; io sono ancora in cura perchè a volte, nei momenti di stress, tornano a ribussare ma devo dire che sto gestendo tutto molto bene”.