All’anagrafe Salvatore Michael Sorrentino, ma tutti noi lo conosciamo con il suo pseudonimo: Sal Da Vinci. Artista polivalente capace di spaziare tra melodico e neomelodico fino a sfumature pop, come dimostrato dal successo incredibile con l’ultimo singolo ‘Rossetto e caffè’. Un hype partito dai social è sfociato nel dominio delle classifiche che ha confermato ancora una volta la caratura di Sal Da Vinci non solo come interprete ma soprattutto come autore di brani capaci di conquistare il gusto degli appassionati.
Ma chi è Sal Da Vinci e da dove parte la sua passione per la musica? Essendo figlio d’arte, è facile desumere come sia stata proprio la carriera del papà Mario Da Vinci ad offrirgli non solo gli stimoli per seguire il medesimo percorso ma anche gli strumenti per affinare la propria personalità. Gli esordi risalgono alla tenera età; inizia infatti all’età di 6 anni ad esibirsi mostrando i primi lampi del suo talento oggi ampiamente riconosciuto.
Sal Da Vinci e il legame speciale con il papà Mario: “Lo sento ancora oggi…”
Parlavamo di Sal Da Vinci come artista polivalente, aggettivo confermato dai suoi trascorsi non solo nel mondo della musica ma anche come attore. Da ‘Napoli storia d’amore e di vendetta’ a ‘Troppo forte’, pellicole che lo hanno visto primeggiare soprattutto negli anni ottanta. L’esperienza sul set più recente risale invece al 2016 con ‘Vita, cuore, battito’.
Come anticipato, un ruolo fondamentale nella vita di Sal Da Vinci è stato quello del papà Mario. Un amore viscerale, pari al dolore provato quando il cantante è venuto a mancare. “Papà per me è stato una guida importante, lo sento ancora oggi in quello che faccio” – raccontava il cantautore a Verissimo – “Una persona cresciuta in una famiglia poverissima; mia nonna lo portò in orfanotrofi per farlo adottare, lo riprese mia zia che per tanti anni lui chiamò mamma”. Sul giorno della scomparsa del papà Sal Da Vinci ha raccontato: “…Mentre eravamo a tavola mi chiamano per dirmi che papà non stava bene. L’ho sempre visto come un immortale, quella sera purtroppo è andata così”.