C’è anche la politica ed europarlamentare Silva Sardone tra gli ospiti di oggi, mercoledì 2 ottobre, di Storie di donne al bivio. La classe 1982, componente della Lega Salvini Premier, è pronta a raccontarsi tra presente, passato e futuro. Con un occhio di riguardo alla sua attività politica e alle sue posizioni che, troppo spesso, hanno provocato conseguenze non indifferenti. Lo scorso maggio, ad esempio, Silvia Sardone ha denunciato pubblicamente un aggressione che avrebbe ricevuto durante la sua visita all’Università di Torino.



Un episodio spiacevole, che non è passato inosservato e su cui la politica ha spesso posto l’attenzione. “Ho ricevuto spintoni, insulti di ogni tipo, acqua addosso: è questa l’accoglienza che mi hanno dato alcuni giovani, membri di collettivi di sinistra e centri sociali, davanti all’Università di Torino”, aveva tuonato la Sardone.



Silvia Sardone, l’attività politica tra attivismo e aggressioni subito: “Ecco qual è la mia colpa”

Una denuncia che ha fatto il giro dei social e che, inevitabilmente, ha creato le solite divisioni in rete. Silvia Sardone non ci sta e sui suoi canali di comunicazione, che usa prevalentemente per raccontare le sue attività in Parlamento, ha sbottato con forza. “La mia colpa per l’aggressione? Volvo fare un video, esclusivamente fuori dall’ateneo, per raccontare quanto successo negli scorsi giorni con la presenza di un imam dentro le aule occupate con un momento di preghiera, richiami inaccettabili alla guerra santa e parole gravissime su Israele e gli ebrei”, le sue parole dopo l’aggressione subita lo scorso maggio a Torino.



Gli studenti avrebbero voluto lanciarle un messaggio chiaro, “perché non hanno accolto positivamente la mia presenza e mi hanno mandato via di forza, accusandomi di essere razzista e fascista”. Insomma, non sono stati mesi facili per la Sardone, ma Silvia non ha alcuna intenzione di farsi intimidire in alcun modo.